Sversamenti in Usciana, l'Unione Inquilini scrive ancora ai sindaci del territorio

Pesci morti fotografati nell'Usciana nel settembre 2014 a Santa Maria a Monte

"Egr. Sigg.ri Sindaci

Con la presente integriamo la nostra precedente lettera aperta a causa di alcune affermazioni apparse sui giornali.

Apprezziamo il fatto che i sindaci si siano riuniti dopo la nostra lettera aperta e confidiamo effettivamente che le amministrazioni stessero tenendo d'occhio il processo sugli sversamenti in Usciana, però, al contempo, vorremmo far notare come sarebbe stato forse opportuno fare la suddetta riunione molto prima, visto che mancano solo cinque lavorativi alla prima udienza, aggiungendo un po' di ironia, in questo periodo dell'anno si rischia di trovare gli studi legali chiusi oppure con avvocati con panettone o calza in mano.

Altresì, vogliamo far presente che seppure il termine ultimo sembra essere l'8 gennaio prossimo in base alle norme del codice di procedura penale la lista dei testimoni, consulenti o periti si deve presentarla solitamente sette giorni prima della suddetta udienza.

Oltretutto, in relazione ad una dichiarazione uscita sulla stampa in cui si affermerebbe che i Comuni non sarebbero competenti per un eventuale richiesta di danno ambientale, anche se si deve ricordare che il depuratore è sul confine di Fucecchio (a monte) e Santa Croce sull'Arno ( a valle), con evidenti conseguenze ambientali sui comuni a valle dell'impianto, l'affermazione risulta fondata.
É ben noto e ampiamente risaputo che i comuni non possano chiedere il danno ambientale perché competenza statale, ma è altrettanto certo che possano richiedere il risarcimento per “un danno diverso da quello ambientale, avente natura anche non patrimoniale.” (!!), come ad esempio un danno all'immagine come è stato recentemente stabilito anche da sentenze della stessa cassazione (Cassazione penale, sez. IV, 27/05/2014, n. 24619, Cassazione penale, sez. III, 17/01/2012, n. 19437)

E' un fatto pacifico comunicato da noi ad uno dei vecchi Sindaci già nell'ottobre 2013, al momento in cui veniva preannunciata la eventuale costituzione di parte civile.

In realtà quello che continuiamo a sostenere è che forse andrebbe richiesto un approfondimento tecnico sull'eventuale sussistenza del danno ambientale.

Infatti, senza togliere niente ad Arpat i fatti che sembrano essere successi (e che ovviamente andranno accertati in sede penale) sembrano gravi, così quello che ci sentiamo di proporre ai Comuni, tra le altre cose, è che si richieda una accertamento ad un università o altro ente per accertare se effettivamente ci sia stato un danno ambientale. Richiesta che speriamo valuti anche il Comune di Fucecchio in sede di processo penale con la richiesta di una eventuale perizia.

Tutto ciò sia chiaro, non perché mettiamo in discussione, in questa in missiva come nella nostra precedente l'operato di Arpat, ma vista la questione importante sarebbe certamente opportuno sia in sede penale che amministrativa un eventuale approfondimento.

Siamo i primi a confidare, o meglio sperare, che non sussista un danno ambientale ed in questa lettera come nella nostra precedente abbiamo voluto portare solo all'attenzione un problema che reputiamo importante e che sembrava rimasto nell'ombra

Quando questa questione emerse nell'autunno del 2013 molti si erano scandalizzati e gridavano anche a pene esemplari.

Ad oggi invece quei “ forconi o torce” idealmente impugnati sembrano, forse a causa della cattiva stagione, arrugginiti o spenti e ci è sembrato giusto portala nuovamente all'attenzione dei Sindaci senza alcuna velleità polemica."

Avv. Luca Scarselli, Sezione Valdarno Inferiore, Unione Inquilini Pisa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno

<< Indietro

torna a inizio pagina