'Sindaci allo Specchio', parla Paolo Sottani: "Fine dell'isolamento, nel 2015 entreremo nell'Unione del Chianti Fiorentino"

Paolo Sottani

Con Paolo Sottani, primo cittadino di Greve in Chianti continua ‘Sindaci allo specchio’, la rubrica di gonews.it che dà la parola ai sindaci della zona del Chianti e della Valdelsa.

Sottani, 51 anni, responsabile economico-finanziario dell’Asp Montedomini, è al suo primo mandato, ed è stato eletto con una coalizione composta da Pd e Psi che ha ottenuto il 60% dei consensi.

Il sindaco non è però alla prima esperienza comunale: ha infatti ricoperto la carica di vicesindaco nella giunta Bencistà fino a settembre 2013, quando è uscito in disaccordo con il precedente primo cittadino.

Quali le prime impressioni del mandato?

La macchina comunale non era per me una cosa nuova, visto che oltre a fare il vice sindaco ho lavorato in Comune per 19 anni. Da maggio ci siamo messi subito al lavoro. Avevamo indietro varie cose, che la precedente giunta non aveva concluso e che ci hanno ritardato il lavoro: la definizione del bilancio e la variante urbanistica per porre fine ai molti contenziosi che insistono sul nostro territorio.

Quali invece i progetti futuri per il Comune?

Stiamo partendo con l’Unione dei Comuni. La precedente amministrazione aveva fatto una scelta di isolamento che noi vogliamo invertire. Dal 2015 quindi anche Greve entrerà nell’Unione del Chianti Fiorentino con alcuni servizi, a partire dal sociale e dalla sanità. In questo periodo di crisi poter mettere insieme le risorse è fondamentale.

Stiamo poi andando nella direzione delle energie rinnovabili per gli edifici pubblici. Stiamo preparando una gara per installare un impianto sulla piscina comunale.

Altro impegno grosso è poi quello legato al biodistretto e alla filiera corta. Per noi turismo e agricoltura sono punti fondamentali. Per questo stiamo puntando all’allargamento del biodistretto di Panzano ad altri imprenditori agricoli.

State risentendo della diminuzione di assessori e consiglieri?

Il nostro territorio è vastissimo e ricco di frazioni. Essere passati da 7 a 5 assessori e da 20 a 16 consiglieri può aver un effetto sulla rappresentatività, anche se abbiamo tentato di mantenerla. Qualche difficoltà in più però c’è, le mie deleghe sono aumentate, così come l’impegno per tutta la giunta. 

a.p.

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