Acqua pubblica, in Consiglio l'odg di Sesto Bene Comune contro la privatizzazione del servizio idrico

foto di archivio

"27.310 cittadini sestesi, con il referendum del 2011, hanno votato a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico. A distanza di tre anni non è stato ancora fatto nessun passo in avanti e, anzi, a diversi livelli sono stati adottati atti che contraddicono palesemente la volontà popolare, messa alla berlina in nome di una privatizzazione selvaggia. Per questa ragione nel Consiglio comunale di domani, martedì 16 dicembre, chiederemo alla Sindaca, sia in qualità di rappresentante in quota pubblica per il Comune di Sesto Fiorentino nella società Publiacqua spa, sia in qualità di Presidente dell’Anci Toscana, nonché rappresentante dei cittadini sestesi, di assumere in maniera chiara ed inequivocabile una posizione contraria ad un qualsiasi percorso di privatizzazione del servizio idrico".

Lo annunciano i consiglieri comunali di Sesto Bene Comune, Maurizio Quercioli, Beatrice Corsi, Jacopo Madau e Gaetano Licciardi alla vigilia della discussione dell'ordine del giorno con cui si chiede alla Sindaca Sara Biagiotti di opporsi al prospettato ingresso di soci privati nella società unica regionale.

"Da tempo sappiamo che tecnici e politici lavorano alacremente alla realizzazione di una società regionale deputata alla gestione del servizio idrico in cui confluirebbero Publiacqua S.p.a, Acque S.p.a e Acquedotto del Flora - spiegano - In questa newco toscana, Acea S.p.a., società multiultily di Roma con soci privati Suez Environnement (società francese) e Caltalgirone, dovrebbe avere la maggioranza azionaria: un assetto di questo tipo, oltre a cancellare in maniera pressoché definitiva qualsiasi residuo riferimento della società di gestione col proprio territorio, andrà ad annullare completamente la volontà popolare espressa dagli elettori"

"Auspichiamo, quindi, che la discussione di domani possa offrire elementi di chiarezza e veda il Comune di Sesto Fiorentino assumere una posizione forte e contraria a questa ipotesi - dicono ancora i consiglieri - In concreto, chiediamo alla Sindaca di opporsi alla partecipazione del privato nell'eventuale soggetto unico toscano votando in ogni sede, e in particolare nell'Assemblea di Publiacqua e del Consiag (proprietario del 24.94% di Publiacqua) e nell'Assemblea dell'Autorità Idrica Toscana, in maniera contraria, e lavorando, al contempo, a un disegno organizzativo tale da mantenere forme di controllo reale in mano alle comunità locali".

Fonte: Ufficio Stampa

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