
Ancora nessuna risposta per Gino Votta, l'ex imprenditore affetto da Sla che aveva scritto una lettera pubblica indirizzata al Monte dei Paschi di Siena e alla Cassa di Risparmio di Firenze. Il 57enne di Ponte a Egola (San Miniato) aveva chiesto un incontro per poter saldare il contenzioso pendente da oltre 10 anni.
A oggi, come conferma la figlia 24enne Valeria, nessuna risposta è arrivata dagli istituti di credito. Nel frattempo, sui social network, la battaglia di Gino, uomo conosciuto in paese anche come uno dei fondatori del Palio del Cuoio ed ex presidente del rione Tognarino, sta imperversando. Messaggi di solidarietà stanno arrivando da tutto il comprensorio e oltre.
L'appoggio è arrivato anche da chi combatte un altro tipo di problema ma dalla stessa posizione: Iacopo Melio, il 22enne cerretese promotore della campagna #vorreiprendereiltreno contro le barriere architettoniche.
Scrive Melio su Facebook a proposito di Votta il 10 dicembre:
Oggi tra alcuni messaggi c'era quello di Gino, che mi ringrazia per l'impegno che sto mettendo in #vorreiprendereiltreno. Gino è un combattente come tutti noi che si dice contento del fatto che questa lotta arrivi da "un giovane, fresco e incazzato!". Ora "grazie" sono io che lo dico a te, Gino.
Grazie perché l' "incazzatura", come tu la chiami, è uno dei motori che dovrebbe spingere la nostra società. Peppino Impastato si definiva "scassaminchia", dote che mi auguro di poter raggiungere prima o poi almeno lontanamente... Non per dar fastidio agli altri. Non per brontolare a vuoto, per polemizzare, per mettersi in luce. Semplicemente per avere il coraggio di far valere i propri diritti, di rompere il silenzio dell'indifferenza.
Abbiamo subito per troppo tempo un Paese che non ha mai pensato agli "ultimi"... Credo sia, adesso, arrivato il momento di alzare la voce e far sentire le nostre ragioni.
Incazzati, sì, ma nel modo giusto... Con spirito propositivo perché le cose si POSSONO cambiare, se lo si vuole. Tutti insieme. Girerò l'articolo a chi credo sia la persona più indicata, impegnandomi affinché venga quantomeno letto. Non con la certezza che il problema si risolva, ma con tutta la speranza dovuta.
E Gino Votta, aiutato da tutta la famiglia, ha seguito l'esempio 'social' di Melio: ha inaugurato un hashtag tagliente, #civediamodame?, per invitare i rappresentanti delle due banche coinvolte a un faccia a faccia che sia l'ultimo di questi lunghi dieci anni.
Elia Billero
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