
Nominati i vincitori per le due sezioni del concorso, la giuria - presieduta da Natascia Tonelli (professore di Letteratura Italiana presso l'Università degli Studi di Siena) e composta da Paolo Di Paolo (scrittore, finalista Premio Strega, saggista), Maria Antonietta Grignani (professore di Linguistica italiana all'Università di Pavia e critico), Simone Giusti (docente e saggista) e Paolo Maccari (poeta e saggista) - consegnerà loro i premi nel corso della cerimonia che si terrà a Monterotondo Marittimo (GR), paese natale di Renato Fucini, il prossimo sabato 13 dicembre.
La cerimonia sarà seguita dallo spettacolo di Raffaella Misiti & Le Romane, canzoni e racconti della tradizione romana con Raffaella Misiti (voce cantante), Arianna Gaudio (voce recitante) e Annalisa Baldi (chitarra) che nel loro repertorio, alla serenata e al canto delle popolane, mescolano i versi di grandi autori come Pasolini e Strehler ma anche Gadda e Trilussa, e le musiche di Rota, Umiliani, Carpi, Rustichelli, Trovajoli, Balzani.
Di seguito, nomi dei vincitori e motivazioni della giuria.
Per la sezione Raccolte di racconti edite: È di vetro quest’aria di Monica Pareschi, edito da Italic Pequod (2014) con la seguente motivazione: "per la capacità di mettere in scena, con linguaggio esatto al limite dell'oltranza, il conflitto irrisolto tra il desiderio d'ordine e lo scompiglio esistenziale, tra la pulizia dello sguardo e le insidie del tatto, tra epifania e routine.
I racconti di È di vetro quest’aria portano nell'arte narrativa alcuni dei temi e delle soluzioni stilistiche che sono appannaggio delle arti visive e della poesia contemporanea, innovando dall'interno, senza mai tradirne le regole, l'arte del racconto.” (A quest’opera va il premio di euro 2500) Monica Pareschi è una delle più importanti traduttrici italiane.
Tra gli autori che ha tradotto: Paul Auster, Hisham Matar, Shirley Jackson, Doris Lessing, Bernard Malamud e molti altri. Collabora con le maggiori case editrici (Einaudi, Feltrinelli, Rizzoli, Adelphi,…) e lavora anche come editor. È curatrice della collana di classici femminili Le grandi scrittrici per Neri Pozza. Il libro presentato in concorso è la sua opera prima.
Per la sezione Sonetti inediti: Vincenzo M. Di Ciommo per Il residuo di cibo nel tuo piatto che – questa la motivazione della Giuria – “nell'alludere alla forma tradizionale del sonetto, anzi, nel rispetto apparente delle regole, ne sgretola la struttura eludendo dapprima la rima perfetta e progressivamente il rispetto metro sintassi fino a superare nel finale la misura stessa del verso. Allusione elusione innovazione sono la cifra di questo testo che, per raccontare una sofferenza sentimentale, usa cose, oggetti concreti, quotidiani, e un registro basso che risulta particolarmente efficace proprio nell'incontro/scontro con la forma tradizionale.” (Al sonetto il premio di euro 500)
Romano, medico ospedaliero, da sempre interessato, oltre alla letteratura italiana, a quella anglo-americana e a quella in versi, Vincenzo M. Di Ciommo è appassionato di trekking, crociere, musica, cinema e architettura. Una sua poesia (Quartiere Prati) è stata scelta da Andrea Camilleri in un concorso per la pubblicazione su un giornale locale romano, Il Nasone. I Sonetti in concorso hanno partecipato anche alla seconda edizione del Premio della Giuria Popolare, quello assegnato dai lettori che on line che hanno letto e votato l’opera preferita, decretando vincitrice, con 132 voti ricevuti: Serena Lambardi per Idillio agreste (per lei, in palio una serie di prodotti locali) Serena Lambardi ha 19 anni, è nata a Firenze ma vive a Scandicci.
È studentessa di Lettere presso l’Università di Firenze. Il Premio Renato Fucini, giunto alla sua settima edizione, è organizzato dal Comune di Monterotondo Marittimo in provincia di Grosseto – paese che ha dato i natali a Renato Fucini – e dall’Università degli Studi di Siena, con la collaborazione della Proloco di Monterotondo e il contributo di Enel Green Power.
Fonte: Ufficio Stampa
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