Tagli a Careggi, Cisl: "La sanità non è una fabbrica di sedie: serve correttezza e senso di responsabilità"

Qui non siamo in una fabbrica di sedie, dove i tagli producono solo una riduzione di produzione. Qui parliamo di servizi che tutelano la vita e la salute delle persone. Per rispetto a un bene così alto, ancor prima che ai lavoratori, nell’affrontare questo tema ci vogliono correttezza e senso di responsabilità.”

E’ la reazione alle notizie su tagli di dipendenti e posti letto al Policlinico di Careggi del Segretario della Cisl Funzione Pubblica Firenze e Prato Mauro Spotti.

“Così proprio non va” dice Spotti. “Abbiamo chiesto a livello regionale al Presidente Rossi e all’Assessore Marroni un tavolo ufficiale dove -nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori– si giochi a carte scoperte sulla riorganizzazione e avevamo avuto rassicurazioni di un metodo corretto. Ma vediamo che non è così: se Rossi e Marroni non sono capaci di dare indicazioni di metodo ai Direttori generali delle Aziende Sanitarie, ce lo di dicano subitose tollerano che ogni Direttore, come Monica Calamai, metta cittadini e lavoratori di fronte al fatto compiuto, con rischi pesanti sui servizi e sulla loro qualità, dovremmo trarne le conseguenze. Il nostro sistema sanitario non merita queste fughe in avanti, con decisioni prese solo con una logica da ragionieri senza valutare e spiegare le modalità della riorganizzazione che si intende attuare.”

A Careggi –prosegue Spotti- già nei mesi passati c’è stato un taglio di 200 posti letto; e ora se ne vogliono tagliare altri 300 ? Noi sindacati siamo molto preoccupati, non tanto dei prepensionamenti di cui si parla, che possono essere uno strumento utile dentro percorsi di ottimizzazione dei servizi , ma delle conseguenze sulla pelle delle persone che metodi spicci potrebbero generare.”

“Non bastano le rassicurazioni della politica che la qualità dei servizi rimarrà la solitaI rischi sono molto grossi e chi guida un’azienda sanitaria deve valutare con attenzione quali conseguenze e quali strumenti mettere in campo, a cominciare dal metodo, per garantire un sistema sanitario regionale all’altezza di ciò che si professa. Per questo attendiamo rapidamente una convocazione da Regione e Azienda, per fare chiarezza nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.”

Fonte: Ufficio stampa Cisl Toscana

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