
Un contributo economico per sostenere la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e il suo inestimabile patrimonio. È l'erogazione liberale deliberata da Cooplat, cooperativa fiorentina di servizi tra le maggiori aziende in Italia impegnate nei settori dell'ecologia e del facility management, che ha deciso di donare 7.500 euro per l’acquisto di materiali ed attrezzature per il Laboratorio di restauro del prestigioso istituto culturale.
Un gesto di solidarietà che arriva a 48 anni di distanza dalla terribile alluvione di Firenze del 1966, quando i lavoratori Cooplat si resero protagonisti del salvataggio dei volumi della Biblioteca danneggiati dalla furia dell'Arno.
Fu solo l'inizio di un rapporto duraturo che unisce tutt'ora la cooperativa alla Nazionale. Da “angeli del fango” pronti a dare una mano come volontari, i dipendenti della cooperativa ottennero ben presto l'incarico di prendersi cura dei volumi alluvionati. Dopo essere stati formati da esperti nazionali e internazionali, nel 1967 dettero vita al Laboratorio di restauro del libro, riconosciuto come uno dei maggiori al mondo, che nel 1976 divenne un organismo permanente della Biblioteca. Non solo. Ancora oggi, sono i lavoratori e le lavoratrici Cooplat ad effettuare quotidianamente la pulizia e la sanificazione dei locali della Biblioteca.
“Siamo profondamente legati alla Biblioteca Nazionale da quasi mezzo secolo – dice il presidente di Cooplat Fabrizio Frizzi – non potevamo rimanere indifferenti di fronte al momento di oggettiva difficoltà che sta vivendo. Per questo abbiamo voluto dare un aiuto all'istituto, un piccolo ma concreto 'regalo di Natale'”.
“Fra la Biblioteca Nazionale e la Cooplat c’è una profonda intesa che affonda le sue radici in uno dei momenti più drammatici che l’istituto ha vissuto nel corso della sua lunga storia e che si è naturalmente trasformato in un rapporto di collaborazione fruttuoso e duraturo, di grande professionalità e anche in questa occasione siamo grati alla Cooplat ancora una volta al nostro fianco”, dice la dottoressa Maria Letizia Sebastiani, dirigente della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
La donazione di Cooplat alla Nazionale sarà presentata martedì 9 dicembre alle 16.30 nella sede della Biblioteca (Sala Galileo, ingresso via Magliabechi, 2) in occasione della presentazione di una ricerca sulle lavoratrici straniere di Cooplat condotta dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa dal titolo “Una lente di genere su integrazione lavorativa e cittadinanza”.
L'iniziativa si aprirà con i saluti del direttore della Biblioteca Maria Letizia Sabastiani e della professoressa Barbara Henry della Scuola Superiore Sant'Anna. Ad introdurre lo studio saranno la professoressa Anna Loretoni dell'Istituto Dirpolis del Sant'Anna e la dottoressa Alessia Belli, assegnista della Scuola Superiore pisana che ha effettuato in prima persona le interviste tra un campione di 34 donne straniere impiegate in Cooplat. Presente anche Monica Bauco, attrice del Teatro di Rifredi, che metterà in scena alcuni stralci delle interviste.
Alle 18 tavola rotonda dedicata al tema “Lavoro valore di cittadinanza” con il presidente di CooplatFabrizio Frizzi, l'assessore regionale alle Politiche del lavoro Gianfranco Simoncini, l'assessore al Personale del Comune di Firenze Federico Gianassi e la professoressa Loretoni. Coordina il presidente di Legacoop Servizi Toscana Angelo Migliarini.
Nata nel 1946 a Firenze, Cooplat è oggi attiva in tredici regioni d'Italia dove dà lavoro a 2.843 persone, di cui 1.475 sono soci. Ha chiuso il 2013 con un fatturato che sfiora gli 85 milioni di euro e oltre 90 milioni di bilancio consolidato del gruppo (composto anche da Ecolat, Sviluppo e Insvi). Circa 350 gli addetti stranieri provenienti da 42 Paesi, che fanno di Cooplat una delle cooperative più multietniche della Toscana.
Fonte: Ufficio Stampa
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