
Incendio doloso mercoledì pomeriggio nel parcheggio dell’ospedale di Figline Valdarno. Ad andare a fuoco l’automobile del dottor Franco Franceschini, responsabile della chirurgia d’urgenza dell’ospedale di Santa Maria Annunziata a cui è stato affidato da parte della direzione dell’Azienda sanitaria di Firenze il delicato compito di integrare le attività chirurgiche di Ponte a Niccheri con quelle del Serristori, per rendere maggiormente efficiente l’offerta di risposte sanitarie nel quadrante a sud est della città.
Le fiamme si sono sprigionate intorno alle 14 quando il dottor Franceschini aveva da poco terminato un intervento chirurgico. I carabinieri intervenuti sul posto hanno potuto appurare che accanto alle gomme dell’auto c’era una confezione di diavolina usata per appiccare l’incendio, domato dai vigili del fuoco.
Un chiaro atto intimidatorio che, qualunque sia la matrice o il movente a cui ricondurre il gesto, merita ferma condanna da parte di tutti e l’auspicio che le indagini conducano all’individuazione dei responsabili.
Un atto che, purtroppo, si inserisce nel grave clima di polemiche innescate riguardo al futuro dell’ospedale valdarnese. Un clima all’interno del quale alcune forze politiche ed alcune organizzazioni sindacali restano ostinatamente e immotivatamente convinte che sia in atto un processo di smobilitazione e smantellamento dell’ospedale valdarnese. Un processo, invece smentito dai patti territoriali firmati nel dicembre dello scorso anno dalla direzione dell’Azienda sanitaria di Firenze con tutti i sindaci della zona in accordo con l’Assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana.
Anche recentemente è stato sollevato in maniera pretestuosa il tema della presenza e della reperibilità dei chirurghi nel corso della notte che, a differenza di quanto da qualche parte sostenuto, è stato invece rinforzato con l’impiego di professionisti di provata esperienza.
Dal primo gennaio dell’anno, inoltre, di 109 interventi chirurgici d’urgenza, 60 sono stati effettuati trasferendo i pazienti a Ponte a Niccheri e 49 in sede al Serristori, e di questi ultimi solo uno in orario notturno, a riprova del fatto che una presenza costante del chirurgo in fascia notturna risulterebbe inappropriata.
A conferma del fatto che la direzione della Asl 10 sta mantenendo gli impegni presi c’è da registrare l’aumento del 9% nel periodo gennaio-agosto degli interventi chirurgici (da 667 nel 2013 a 730), del 23% dei ricoveri totali (da 1.109 nel 2013 a 1.445), del 17% nella attività ambulatoriale per esterni (da 6.215 a 7.474). Gli interventi di video-laparo-chirurgia sono passati da 30 nel 2013 a 86. È inoltre stato attivato il modello di tipo ortogeriatrico per il trattamento della frattura di femore nell’anziano ed è stato concordato un progetto di implementazione due mercoledì al mese dell’attività di ginecologia e ostetricia.
La questione della reperibilità chirurgica nel presidio valdarnese è stata anche argomento di una interrogazione in consiglio regionale.
Ovviamente è stata presentata una denuncia contro ignoti e al dottor Franceschini è giunta immediatamente la solidarietà e il sostegno della direzione aziendale e dei colleghi. Solidarietà al chirurgo e sdegno per il gesto è stata espressa dal sindaco di Figline Giulia Mugnai a nome dell’intera amministrazione comunale e della cittadinanza.
La sindaca Mugnai sul gesto intimidatorio verso chirurgo Serristori
La sindaca di Figine e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, interviene sul grave episodio verificatosi ieri pomeriggio presso il parcheggio dell’Ospedale Serristori e che ha provocato l’incendio dell’auto del dott. Franceschini.
“E’ un gesto molto grave su cui voglio esprimere tutto lo sdegno dell’Amministrazione comunale – ha commentato la sindaca -. La violenza non è mai giustificata e simili metodi di intimidazione mafiosa non devono mai sostituirsi al confronto e alla dialettica. Al dott. Franceschini rivolgo la solidarietà e la vicinanza dell’Amministrazione e dell’intera comunità”.
Fonte: Ufficio stampa Az. Sanitaria Firenze
Notizie correlate
Tutte le notizie di Figline Valdarno
<< Indietro