Il consiglio regionale esulta per l'esito della trattativa per salvare la Lucchini

Le acciaierie Lucchini

Soddisfazione del “massimo organo di rappresentanza della comunità toscana, per il positivo esito della vicenda delle Accierie Lucchini di Piombino”. Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale, ha aperto la seduta salutando la notizia della cessione al gruppo algerino Cevital, che ha incassato il via libera del Ministero dello Sviluppo. Monaci ha ribadito l’impegno assunto sin dall’inzio del mandato: “Era il 6 maggio del 2010 e il Consiglio era a Piombino per dare solidarietà, su una vicenda che colpiva un’intera comunità nella sua identità produttiva e nel lavoro”. “Dicemmo che non li avremo lasciati soli”, continua il presidente, e “in questi 4 anni non abbiamo fatto venir meno la nostra attenzione”; oggi c’è la soddisfazione “per un favorevole epilogo che ci ha visto protagonisti attivi”.

Monaci ha detto di sentire il “dovere di ringraziare pubblicamente” il vicepresidente Giuliano Fedeli che “senza proclami come è nel suo stile, ha seriamente contribuito all’esito della vicenda”. Questo, ha aggiunto Monaci, “è esercitare il nostro ruolo di consiglieri”, anche se poi “l’impegno per risolvere i problemi fa meno notizia rispetto ai vitalizi, alle indennità, alle spese per i gruppi”.

Il vicepresidente Fedeli ha affermato di essere stato “preso in contropiede” dal riconoscimento di Monaci, confessando “un momento di imbarazzo”. Ha richiamato gli estremi dell’accordo Cevital, i 1860 posti di lavoro e i 400 milioni di impegno, quindi ha chiarito di essersi adoperato a mettere in contatto il gruppo algerino con il presidente della Regione, Enrico Rossi, “ma senza fare invasioni di campo, senza che io apparissi minimamente: era Rossi che doveva condurre, era giusto così”. “Il mio impegno – ha spiegato Fedeli - è stato non solo perchè Piombino è la mia città, ma perché si parla della seconda realtà siderurgica in Italia; questa è una vicenda che investe l’economia del Paese; è la mancanza di politica industriale che ha portato la nostra nazione in questa situazione”.

Ivan Ferrucci, capogruppo Pd, ha chiesto un prossimo appuntamento in Consiglio nel quale fare il punto sulla vicenda con il presidente Rossi e l’assessore regionale Simoncini. “Penso – ha detto - che questo sia uno dei pochi casi in cui le istituzioni e i sindacati a tutti i livelli hanno fatto la propria parte raggiungendo un obiettivo straordinario”. Il capogruppo ha anche citato il piano regolatore del porto di Piombino, “importantissimo per la soluzione poi raggiunta, appovato da questo Consiglio a luglio in soli 7 giorni”, accanto ai momenti di dibattito e al lavoro della commissione speciale emergenza occupazionale.

Il consigliere Matteo Tortolini, Pd, ha rimarcato “quest’aula va ringraziata tutta, opposizione e maggioranza, per gli atti e le scelte prodotti all’unanimità”. Tra questi “cruciale”, anche per gli esiti poi giunti con la Cevital, il piano regolatore del porto. Il consigliere ha ricordato la recente missione della commissione infrastrutture del Consiglio proprio a Piombino: “Il 60 per cento dei lavori eseguiti, fatti da aziende serie; ritmi cinesi con diritti italiani”. Per Tortolini “quest’aula e tutti gli enti intervenuti hanno dato un esempio: le opere pubbliche si possono fare celermente e la Toscana ha fatto politiche pubbliche di competitività”. Accanto al Consiglio, i lavoratori, le imprese, le istituzioni di Piombino il consigliere ha citato i meriti di “tutti quelli che si sono mobilitati quando la crisi non era sotto i riflettori”.

Nicola Nascosti (Forza Italia), ha salutato “una notizia che valorizza ruolo e funzione del Consiglio”, protagonista anche con la “prova di velocità politica” dell’approvazione del piano regolatore. Paolo Marini, Rc-Ci, ha parlato come presidente della commissione Emergenza occupazionale, ricordando le trasferte a Piombino e l’azione accanto ai lavoratori: “Bisogna continuare a monitorare i passaggi che vengono da ora in poi; potremmo convocare un Consiglio regionale per fare una valutazione e per discutere quanto l’assemblea dovrà fare nei prossimi mesi”.

Fratelli d'Italia: "Felici di aver collaborato per questa soluzione e di aver sostenuto gli operai"

"L'assegnazione della Lucchini al gruppo Cevital è una bella notizia, una soluzione che auspicavamo per salvaguardare 2000 posti di lavoro: adesso ci aspettiamo che le attività del porto entrino a regime in tempi brevi. Compito delle istituzioni è vigilare e fissare regole perché le attività si svolgano in Toscana e non vengano spostate all'estero". Commentano così il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, la notizia della vendita dell'azienda di Piombino. "Siamo felici di aver sempre dato alle istituzioni locali la disponibilità a collaborare perché questa opzione si realizzasse - hanno aggiunto Donzelli, Marcheschi e Staccioli - e di aver sostenuto gli operai che oggi tirano un sospiro di sollievo".

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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