
Lavorare in sicurezza e nella legalità: a Montemurlo non si fermano i controlli. Questa mattina nella zona industriale di Bagnolo si è svolta una maxi - operazione interforze, in coordinamento tra la Polizia municipale di Montemurlo, la Guardia di Finanza, l'ispettorato del lavoro e la Usl. A finire sotto la lente degli agenti è stato un grande complesso industriale, composto da otto magazzini.
Tre di questi, dove operavano due confezioni e un tomaificio condotti da cittadini cinesi, sono finiti sotto sequestro per la presenza di numerosi abusi in materia edilizia e per la violazione delle normative anti-infortunistiche e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei capannoni, infatti, tramite pannellature in cartongesso, erano stati ricavati venti dormitori per un totale di circa trenta posti letto, che venivano usati regolarmente dagli operai che li vivevano e lavoravano. Molto precarie le condizioni igieniche e di sicurezza dei piccoli loculi-dormitorio, dei bagni e delle cucine, anche queste ultime ricavate utilizzando pannelli di cartongesso. Il controllo ha permesso di far emergere anche la presenza di cinque operai cinesi sprovvisti dei documenti di riconoscimento e di regolari permessi di soggiorno, che, quindi,sono stati accompagnati alla questura di Prato per essere identificati.
Sequestrati anche novanta macchinari, azionati in contrasto al regolamento comunale che vieta la promiscuità tra il contesto lavorativo e abitativo. “Abbiamo intenzione di ampliare i controlli, sopratutto quelli preventivi.- spiega il sindaco, Mauro Lorenzini - Montemurlo è una città accogliente e attenta all'integrazione, ma pretendiamo il rispetto delle regole in materia di legalità economica e dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. Non vogliamo che si ripetano tragedie come quella di via Toscana di un anno fa, che costò la vita a sette persone”. Da qualche tempo la polizia municipale, grazie ad un accordo con la Camera di Commercio, ha avviato una serie di controlli per stroncare sul nascere eventuali problemi d'illegalità in ambito produttivo.
Ogni mese gli uffici camerali comunicano alla municipale i dati di chi apre partita iva sul territorio e da questi gli agenti della municipale estrapolano le informazioni relative alle attività ( come opifici, maglifici, stirerie, confezioni ecc...) a maggior rischio illegalità e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Da febbraio ad oggi a Montemurlo hanno aperto circa 180 nuove partite iva, di cui circa 40 appartenenti alle tipologie produttive che c'interessa controllare (circa il 20 % del totale), che nel 90% dei casi sono condotte da cittadini cinesi. - spiega Gioni Biagioni, comandante della polizia municipale di Montemurlo – Nel 2015 vogliamo intensificare i controlli preventivi. Non si tratta solo di fare repressione, perché questi accertamenti ci permettono d'informare, soprattutto i titolari stranieri delle ditte, sulle normative e le autorizzazioni necessarie per lavorare nella legalità e in sicurezza”.
Solo questo anno la polizia municipale ha portato a termine ben 51 controlli anti-illegalità economica, un lavoro capillare sul territorio che ha l'obbiettivo d'arrivare ad azzerare le sanzioni, come spiega l'ispettore della polizia municipale Stefano Melani, responsabile dei controlli per edilizia, ambiente e commercio “Grazie al nostro lavoro, a Montemurlo è sempre più raro trovare un'impresa irregolare. Un impegno che portiamo avanti con determinazione da tempo e che negli ultimi anni sta dando buoni frutti, come dimostrano i dati relativi ad abusi edilizi e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che sono in netto calo”. Infine, il Comune di Montemurlo ha aderito al patto “Prato città sicura”, con la firma in Prefettura di un accordo che prevede l'accesso condiviso a tutte le banche dati di vari enti che operano sul territorio.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
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