La fidanzata di Morosini esclusa come parte civile al processo, la protesta di Sel

Pier Mario Morosini

Piermario Morosini ha 24 anni. Gioca nel Livorno. Questa volta in trasferta, a Pescara. E Piermario corre, come sempre. Poi qualcosa non va, si accascia al suolo, il cuore smette di battere, i soccorsi non funzionano, non arrivano in tempo. Eppure sul campo c'è un defibrillatore, ci sono tutti i presidi farmacologici per affrontare il caso. Ma qualcosa va storto e Piermario muore. In campo, durante una partita di calcio.

Le immagini di Piermario fanno commuovere il mondo.

Perché in quel maledetto 14 aprile del 2012 nessuno capisce come sia possibile morire così.

Se lo sono chiesto i familiari, se lo è chiesto Anna, la sua compagna, che ha pianto lacrime infinite e che da subito ha chiesto di individuare le responsabilità di quella morte.

Oggi è iniziato il processo: omicidio colposo. Anna voleva costituirsi parte civile, ma il giudice lo ha escluso.

Perché i due non erano sposati. Perché in questo Paese non c'è una legge sulle coppie di fatto.

Per colpa di quelli che in nome della "famiglia", non fanno altro che distruggere i sentimenti di chi si ama.

Fonte: Marco Furfaro, coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia Libertà

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