
Era il 30 Novembre 1786 quando la Toscana abolì per prima nel mondo la pena di morte. Il Granduca Pietro Leopoldo (1765-1790) della dinastia dei Lorena, attraverso la “Legge di Riforma della Legislazione criminale toscana”, decise di seguire il pensiero del giurista milanese Cesare Beccaria, contrario alla pena capitale secondo un filone dell’Illuminismo lombardo che sosteneva la necessità di superare gli abusi e le violenze inquisitorie e concentrarsi piuttosto sul concetto di reinserimento sociale del condannato, vale a dire di un suo recupero. Furono altresì cancellate dall’ordinamento toscano alcune pene corporali violente come la marchiatura a fuoco e le mutilazioni, assieme ad altri aspetti dei procedimenti processuali ritenuti anacronistici.
Due secoli più tardi, nel 2014, la strada da fare per diffondere una cultura dell’opposizione verso la pena di morte è ancora lunga. Nel mondo, sono 98 i Paesi ad aver abolito ufficialmente la condanna a morte, 35 sono invece abolizionisti de facto in quanto non si registrano esecuzioni da almeno dieci anni, 7 ricorrono alla pena di morte solo per reati d’eccezionale gravità. Sono 140 i paesi che hanno abolito la pena capitale formalmente o nella pratica, ma restano ancora 58 Stati in cui il sistema giudiziario può ancora condannare a morte chi commette reati di vario tipo. Sono numeri molto alti, che devono far riflettere in particolar modo chi è chiamato dai cittadini ad amministrare una comunità.
In qualità di Amministrazione Comunale, è necessario operare come soggetto collettivo attraverso i propri organi rappresentativi per accrescere e radicare il rispetto della vita e della dignità dell’uomo in ogni parte del mondo.
A Capraia e Limite, vista la situazione mondiale prospettata poco sopra, Il Sindaco Alessandro Giunti e la Giunta hanno deliberato di aderire alla proposta della Comunità di Sant’Egidio, fondatrice nel 2002 della rete di Municipalità “Città per la Vita/Città contro la pena di Morte”, per unirsi in Europa e nel mondo alla comune volontà di accelerare la scomparsa definitiva della pena capitale dagli ordinamenti giuridici e penali degli Stati. Si comunica contemporaneamente la decisione di dichiarare il 30 Novembre Giornata Cittadina “Città per la Vita/Città contro la pena di Morte”, impegnandosi ad agire in tutti gli ambiti di rispettiva competenza per sensibilizzare sulle motivazioni che stanno alla base del rifiuto di tale pratica crudele ed anacronistica, con l’obiettivo di dar conto ai cittadini di Capraia e Limite del progresso della campagna abolizionista nel mondo.
Da quest’anno, dunque, Capraia e Limite entra a far parte delle oltre 1600 città che prendono parte alla Giornata Internazionale “Cities for life”, accanto a più di 70 capitali dei cinque continenti. Per dare seguito alla richiesta di coinvolgere monumenti o piazze-simbolo con interventi mirati alla sensibilizzazione della cittadinanza, l’Amministrazione Comunale ha optato per l’illuminazione del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, in piazza C.Battisti a Limite, di cui quest’anno ricorre il 90esimo anniversario dall’inaugurazione.
Coloro che persero la vita a causa di una guerra che coinvolse per la prima volta da vicino le masse ed i popoli, sarebbero sicuramente orgogliosi di vedere il proprio paese adoperarsi per l’abolizione della condanna a morte perpetrata da un essere umano su un suo simile.
Riflettere sul passato, sul presente ed impegnarsi per un futuro di pace, ci avvicina al senso della Festa della Toscana, fissata non a caso il 30 Novembre, e ci dà una forte spinta in vista della votazione sulla Risoluzione delle Nazioni Unite per una Moratoria Universale delle esecuzioni capitali che si terrà a Dicembre 2014 in seno alla Commissione ONU per i Diritti Umani.
Fonte: Comune di Capraia e Limite - Ufficio Stampa
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