Chi non ricorda Carcarlo Pravettoni, l’esilarante personaggio apparso per la prima volta nel 1996 nel programma TV Mai dire goal?
Hendel riesuma il suo alterego più famoso che, con la sua stravagante campagna elettorale, divide con lui il palco in giro per l’Italia
Sì, perché lo spietato industriale che ne sa una più del diavolo, oltre alla televisione, ora cerca di invadere anche il regno dei politicanti, proponendosi in un comizio elettorale al vetriolo.
E pensare che nel 1997 riscosse grande successo proprio con la sua candidatura burlesca a sindaco di Milano nella lista di fantasia Asfalto che ride. Votato, le schede col suo nome furono ovviamente annullate, decretandone però senza dubbio la crescente fama.
Sul palco del Teatro Puccini di Firenze, il 22 novembre scorso, una scenografia minimalista. Solo un podio tricolore e un chitarrista d'eccezione, Ranieri Sessa, a fare da sfondo.
Il monologo ‘Come truffare il prossimo e vivere felici’ scritto a sei mani da Paolo Hendel, Francesco Borgonovo e Marco Vicari, ci conduce verso un'amara verità: vive bene solo chi non si fa troppi problemi a calpestare il prossimo. Così Carcarlo impartisce lezioni su come licenziare un dipendente con il sorriso sulle labbra e una frase da bacio perugina in tasca. Alle sue perle di saggezza su crisi economica e tasse, si aggiungono poi rassicurazioni anche sul fenomeno della disoccupazione in crescita: niente di cui preoccuparsi, solo tempo libero in più per gite in barca e partite a golf…
Immancabili i riferimenti ad attualità e personaggi pubblici del panorama politico italiano. Il premier Matteo Renzi diventa addirittura protagonista del divertente cinegiornale proiettato a metà spettacolo. Un altro video avrebbe poi dovuto chiudere la serata. Peccato che problemi tecnici non lo abbiano consentito facendo rimanere il pubblico a bocca asciutta per la curiosità.
A controbilanciare gli eccessi di Pravettoni, Hendel nei panni di sé stesso. Tornato alla ribalta con il talk-show La gabbia di Gianluigi Paragone, dove commenta in chiave satirica notizie e politica, il comico, abbandonata la sua vistosa parrucca rossiccia, fornisce una performance slegata dalla precedente.
Un monologo sulle pubblicità più ridicole che da anni prendono in giro le donne, sui grandi classici della letteratura, e, cavalcando l’onda dell’attualità, sul corposo tema dell'amore a tutto tondo. Facendosi aiutare dai più famosi autori latini parafrasati con semplicità per un pubblico di svariata estrazione, Hendel sposa la causa omosessuale e dice la sua su tematiche che Carcarlo non si prenderebbe nemmeno la briga di nominare. Perché Paolo Hendel e la sua creatura non hanno molto in comune… Per fortuna!
Giusi Alessandra Vaccaro