
Il Tribunale di Bologna ha fatto sapere ieri mattina, con una telefonata, di aver rifiutato l'offerta presentata dalla Gilardoni Spa di Lecco per rilveare la Tecnol, azienda produttrice di cilindri di alta gamma per moto da corsa, fallita ormai da circa un anno.
“L'offerta recapitata al Tribunale di Bologna, secondo il nostro parere era sufficientemente valida sia dal punto di vista economico del fallimento, sia per quanto riguarda la tutela dei livelli occupazionali” afferma Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze, che prosegue “le garanzie professionali derivano dalla solidità del gruppo Gilardoni, operante da anni nel settore automotive, con oltre 300 dipendenti. L'azienda si sarebbe fatta carico di rilanciare l'attività consentendo a 25 ex dipendenti Tecnol di rientrare a lavoro già dalle prossime settimane e contando in seguito di poter reintegrare anche gli altri.
Stigmatizziamo quindi il comportamento della curatela e giudichiamo un atto di imperio quello del Tribunale. Cercheremo di capire quali sono i motivi che stanno dietro a questo rifiuto e, come Fiom Cgil di Firenze, indiremo un'assemblea per capire se vi sono i margini affinché i lavoratori possano rilevare l'azienda organizzandosi in una cooperativa, perché proprio loro hanno dimostrato più degli altri di voler bene all'attività.
Ringraziamo tutte le istituzioni, il Comune, la Provincia e la Regione che assieme a noi hanno lavorato assiduamente per dare una prospettiva di rilancio industriale a quei lavoratori ed a tutto il territorio."“Non vogliamo assistenzialismo, vogliamo tornare a lavorare perchè abbiamo le professionalità utili a far ripartire l'azienda” èlo sfogo di Silvana Scalia della Rsu Fiom Tecnol che invece da ieri, assieme ai sui 73 colleghi, risulta ufficialmente licenziata.
Fonte: CGIL Toscana
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