Clinica veterinaria manda un cane in fin di vita al canile. L'Enpa: "E' omissione di soccorso"

Sabato pomeriggio intorno alle 16.00 il Canile Enpa ha ricevuto una richiesta dalla Clinica Veterinaria Brunetti e Stroscio di Pistoia di prelevare presso la loro struttura un cane “randagio”.

Il servizio di cattura cani provvedeva al prelievo e consegnava il cane dopo circa un’ora al Rifugio di Pistoia. Immediatamente gli operatori si sono resi conto che il cane, in stato di sedazione, versava in gravissime condizioni di salute, a differenza di quanto affermato per telefono dalla clinica. Il foglio di accompagnamento indicava sommariamente “blocco renale e sospetto avvelenamento”.

L’Enpa si è messa subito in contatto con il responsabile sanitario del Rifugio che ha disposto l’immediato trasferimento del cane in un’altra clinica veterinaria.

Nello stesso momento la presidente del canile Enpa, Rossella Ghelardini, ha chiamato la Clinica Veterinaria Brunetti e Stroscio chiedendo chiarimenti su quanto accaduto. La clinica si è giustificata dicendo che il cane gli era stato portato nella mattinata, intorno alle 9.00, da persone sconosciute che non si erano fatte più vive. Siccome la clinica avrebbe chiuso alle 18.00, da qui la necessità di trasferirlo in una struttura adeguata. Alla richiesta di come mai non avessero preso i dati delle persone che gli avevano consegnato un cane, privo di microchip e in cattive condizioni di salute, rispondevano che non potevano obbligarli, visto che esiste la privacy.

“Come è possibile, afferma Rossella Ghelardini, che una clinica veterinaria, autorizzata alla degenza di animali, mandi un cane con un quadro clinico gravissimo in un canile invece di curarlo? L’Enpa ravvisa in un simile comportamento importanti violazioni del codice deontologico del medico veterinario, che saranno segnalate all’Ordine, e presumibilmente anche fatti di rilevanza penale”.

Purtroppo il cane Marloon - così è stato chiamato - non ha reagito alle terapie ed è morto nella giornata di lunedì. “Forse Marloon poteva salvarsi, continua Rossella Ghelardini, noi ci abbiamo provato”.

Fonte: Ufficio Stampa