
L’Empolese Valdelsa non ci sta a perdere un fondamentale presidio di giustizia per il territorio quale il Giudice di Pace. La chiusura della sede di Empoli, insieme a quella di Castelfiorentino, fu stabilita dal decreto legislativo 156/2012, nell’ambito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie e con effetto dall’aprile scorso.
Ma forse qualcosa è ancora possibile fare e i Sindaci dell’Unione non vogliono perdere l’occasione di dire la loro su una questione così importante per il territorio.
Il decreto stabilì infatti la soppressione della quasi totalità degli Uffici del Giudice di Pace in tutta Italia, facendoli coincidere in via ordinaria con le sedi dei distretti dei Tribunali, ma di fatto rendendo più ardua l’applicazione del principio costituzionale del libero ed egualitario accesso alla giustizia. Soprattutto per i cittadini meno esperti la soppressione di un organo territorialmente vicino e ormai familiare e lo spostamento di tutta l’attività giudiziaria nella sede centrale di Firenze non poteva che rappresentare un serio disagio.
Col tempo, grazie all'attuale Ministro della Giustizia Orlando, si sono salvate alcune sedi territoriali per le quali gli enti locali si erano dichiarati disponibili ad un diretto coinvolgimento nella gestione, facendosi carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici.
Coloro che non sono rientrate nell’elenco delle richieste accolte, come Empoli, avevano di fronte un unico destino: la soppressione definitiva degli Uffici, come di fatto avvenuta da aprile scorso.
Per non lasciare però niente di intentato e ribadire ancora una volta la necessità di mantenere questo servizio sul territorio, a vantaggio dei cittadini degli 11 Comuni, i Sindaci dell’Unione non si sono dati per vinti, esprimendosi ancora una volta nella seduta della Giunta dell’Unione di martedì scorso e con un preciso atto di indirizzo. In esso si richiede al Governo la riapertura dei termini per presentare da parte degli enti locali interessati, la documentazione necessaria relativa alla dotazione di personale richiesto senza oneri per lo Stato, dando mandato a Brenda Barnini, in qualità di Presidente dell’Unione e Sindaco di Empoli,di attivarsi presso le sedi competenti per sollecitare l’inclusione di Empoli nell’elenco degli Uffici del Giudice di Pace da mantenere in attività.
La partita sui Giudici di Pace sembra infatti non ancora chiusa a livello nazionale, essendo molte le sollecitazioni che stanno giungendo negli ultimi tempi al Ministro della Giustizia da ogni parte d’Italia. I Sindaci dell’Unione, con il loro atto, si sono così impegnati per garantire una gestione associata della giustizia sul territorio, supportati nella loro decisione dalle manifestazioni di tanti cittadini, ordini professionali e forze politiche, tutti uniti nel riconoscimento delle ragioni di tale impegno.
Fonte: Ufficio Stampa
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