Il Battistero simbolo dell'incontro tra Oriente e Occidente

I mosaici del Battistero di Firenze

L’incontro della cultura occidentale e orientale ha prodotto Il Battistero di Firenze: è quanto è emerso nella prima giornata del Convegno “Il Battistero di San Giovanni a Firenze. Conoscenza, Diagnostica, Conservazione”, i cui lavori sono trasmessi in diretta streaming sul sito ufficiale dell'Opera di Santa Maria del Fiore: http://operaduomo.firenze.it/streaming

La comparazione tra l’architettura del Battistero e la cultura orientale e islamica, sia per il policromismo che per la forma ottagonale con cupola, è stato il filo conduttore di tutti gli interventi della prima giornata che si è aperta con i saluti del Presidente dell’Opera Franco Lucchesi, del Cardinale Giuseppe Betori, della Soprintendente Alessandra Marino  e del curatore del convegno, Francesco Gurrieri. Al convegno organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore hanno preso parte oltre 200 persone.

La forma ottagonale con cupola del Battistero di Firenze è stata messa a confronto con altri monumenti orientali dell’antichità alla ricerca di comuni origini e significati.  “Questi antichi edifici orientali a forma ottagonale - ha spiegato la dottoressa Aygul Agir dell’Università Tecnica di Istanbul - sono stati la fonte d’ispirazione per i battisteri medievali in Italia come quello di San Giovanni a Firenze. Si trattava di edifici a carattere monumentale: mausolei, martyria e battisteri. Dal più antico edificio a pianta ottagonale dell’Asia Minore, il Mausoleo di Efeso attribuito a Arsinoe IV, sorella di Cleopatra, a quelli di epoca paleocristiana e bizantina che sono tra gli esempi più  importanti della storia dell’architettura.

Anche Luigi Zangheri ha parlato di questo rapporto tra oriente e occidente nel suo intervento sui rivestimenti marmorei del San Giovanni e il policromismo orientale. “Il pavimento del San Giovanni non offre un disegno unitario perché assemblato sia con tarsie a opus interassile che a opus sectile. Nel tempo, si è passati da una prima bicromia figurativa a una successiva policromia geometrizzata. Tarsie marmoree che nelle porzioni più antiche riprendono il disegno dei ‘rabeschi’ di preziosi drappi orientali. Invece sulle pareti interne ed esterne il rivestimento corrisponde a quello dell’architettura paleocristiana di ambito fiorentino mentre, solo dal 1293, per le decorazioni arnolfiane in marmo bianco e verde ai ‘gheroni’ dei pilastri angolari esterni si può individuare una matrice islamica mutuata dal romanico pisano-lucchese”.

In pomeriggio i lavori sono proseguiti con gli interventi di Javier Gallego Roca e la Cronologia ed evoluzione delle cupole ispanico-medievali in Spagna: la via delle influenze orientali nell’architettura del Battistero di San Giovanni a Firenze; Martin Stancliffe Un Battistero per la Cattedrale di St Paul a Londra?; Majid Rasseknhi con La tecnica per la costruzione delle cupole e la sua evoluzione in Persia; Anupam Kumar Sah  e Antichi edifici ottagonali in India; Carlo Cresti Considerazione riguardanti il rivestimento marmoreo dell’attuale Battistero

Fonte: Ufficio Stampa dell'Opera di Santa Maria del Fiore

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