Spari a Limite sull'Arno, sgominata la banda di ladri: almeno 15 furti in due settimane. Tre in carcere

I carabinieri sul posto dove sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco a Limite sull'Arno (foto gonews.it)

I protagonisti dello scontro con spari in seguito allo 'sfondamento' di un posto di blocco avvenuto lo scorso 29 ottobre a Capraia e Limite sono stati posti in stato di fermo dai carabinieri della Compagnia di Empoli nell’ambito di un’operazione che ha sgominato una banda dedita ai furti nelle abitazioni. In manette i ventunenni Amarildo Hysa, ferito in quella circostanza, e Ermal Karaj oltre al 31enne Edmond Gega, tutti albanesi.

I militari sono alla ricerca anche del 28enne Mirjan Hysa, irreperibile dall’agosto 2013, già destinatario di ordinanza cautelare per altra causa. In quel frangente rimase ferito a una gamba anche il comandante della Compagnia carabinieri di Empoli, Giuseppe Pontillo. Almeno 15 i colpi messi a segno nelle province di Firenze, Pisa e Pistoia in poco più di 15 giorni, associabili alla banda. Recuperata la refurtiva asportata durante i furti tra cui contanti, gioielli, assegni, armi, munizioni e apparati informatici, trovati nella disponibilità degli indagati e riconosciuti da numerose vittime.

Il Gip presso il Tribunale di Firenze ha convalidato il fermo ed emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei tre indagati.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Empoli, dal 29 ottobre assieme al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, ricettazione in concorso e furti in abitazione aggravati in concorso.

"L’attività investigativa, - spiega una nota dell'Arma - condotta mediante ripetuti servizi di osservazione e con ausilio di attività tecniche, ha consentito di individuare un agguerrito sodalizio criminoso, costituito dai predetti indagati, dedito alla commissione di numerosi furti in abitazione ove penetravano mediante effrazione di infissi".

I colpi sarebbero stati messi a segno tra il 12 e il 29 ottobre, giorno della sparatoria a Limite. Quindici furti e due tentativi sono stati registrati a Cerreto Guidi, Montespertoli, Capraia e Limite, Vinci, Pistoia, Larciano, Monsummano Terme, Pontedera e Palaia. Tra i reati commessi la la ricettazione di un’autovettura Audi A4 e di una Citroen Berlingo, provento di furti avvenuti il 6 ottobre a Forlì e il 26 ottobre a Capraia e Limite. Le auto sarebbero state utilizzate per mettere a segno i reati.

Amarildo Hysa ed Ermal Karaj erano già in carcere dalla sparatoria del 29 ottobre. Mirjan Hysa è invece colui che quella sera fuggì ai militari ed è tuttora ricercato. Edmond Gega, da anni residente a Capraia e Limite, regolare in Italia, è considerato il basista della banda. Abitava a 150 metri circa dal luogo della sparatoria, in zona Mollaia. La sera stessa i carabinieri sono andati in casa a cercarlo, ma non c'era. In compenso, perquisito l'appartamento, hanno recuperato oltre un chilo di oro, per un totale di oltre 400 pezzi nascosti dentro il vaso di una pianta.

Nei giorni successivi Gega aveva cambiato casa in fretta e furia, trasferendosi a Santa Croce sull'Arno. I militari erano comunque tornati nella casa limitese, trovando altra refurtiva tra cui anelli in oro bianco. Nel frattempo il pm Vincenzo Ferrigno ha autorizzato il fermo del 31enne, che ha raggiunto così i suoi connazionali nel carcere fiorentino di Sollicciano. L'80% di quei 400 pezzi in oro è già stato riconosciuto e restituito dai carabinieri di via Tripoli a Empoli.

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