
La Società Storica della Valdelsa ricorda con grande commozione il Prof. Sergio Gensini, d irettore della «Miscellanea storica della Valdelsa» dal 1961 al 2010 e Presidente della Società dal 1980 al 1986.
Gensini si era laureato a Firenze con il Prof. Nico la Ottokar, di cui era stato per alcuni anni anche assistente. A cavallo degli anni ’70 aveva diretto i sem i nari di storia valdelsana promossi dalla Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze.
Docente di materie letterarie nelle scuole medie, era stato anche Preside, concludendo la sua carriera a Montaione, dove era nato nel 1921.
Fu assessore alla pubblica istruzione del comune di Montaione e alla cultura d el comune di Empoli. Era stato per molti anni direttore del Centro studi sulla civiltà del tardo Medioevo di San Miniato e del Centro internazionale di studi sulla Gerusalemme di San Vivaldo, nonché tra i fondatori della Associazione delle società storiche toscane.
Era entrato nel Consiglio Direttivo della nostra Società all’inizio degli anni ’50 e ne farà parte ininterrottamente per 62 anni. Nel periodo della sua presidenza seppe imprimere un nuovo impulso, tessendo una vasta rete di rapporti culturali e istituzionali, a livello nazionale ed internazionale.
Il suo nome resta indissolubilmente legato alla cinquantennale direzione della «Miscellanea», che seppe trarre dalle secche del cronachismo localistico e della pura erudizione, ampliandone le tematiche alla storia economica e sociale e mantenendo fede all’impegno di portare un contributo qualificato agli studi storici sulla Valdelsa e sulla Toscana.
Come amava spesso sottolineare «la capacità del direttore di una rivista si misura dall’indirizzo che le imprime e dalla scelta dei collaboratori» . Nel 1977 era stato il fondatore (e poi direttore) dell a collana «Biblioteca della Miscellanea storica della Valdelsa», quella che considerava il suo “fiore all’occhiello” .
«Con Sergio Gensini – afferma il Presidente Fabio Dei – scompare un uomo di grande cultura, un intellettuale eclettico e impegnato, le cui conoscenze spaziavano dal medioevo all’età contemporanea, un grande organizzatore di cultura, un profondo conoscitore della storia valdelsana. A nome di tutti i soci esprimo alla vedova signora Fosca le più sentite condoglianze. Dovremo ricordare degnamente la sua figura e la sua opera, perché se oggi la Società, la sua rivista, i suoi volumi hanno un ruolo e una funzione lo dobbiamo in gran parte a lui» .
Fonte: Società Storica della Valdelsa
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