
Si sono ritrovati in assemblea qualche giorno fa i lavoratori della Autorità Portuali della Toscana (Livorno- Piombino- Carrara) ed hanno discusso, tra l'altro, di una situazione per certi aspetti paradossale. Hanno rinnovato, nel 2013, il proprio contratto nazionale di lavoro, fra i firmatari “Assoporti”, l'associazione che rappresenta le Autorità, che ora nega ai lavoratori l'applicazione della parte economica di quel contratto che ha contribuito a stendere e che ha firmato. Sostengono che la spending review glielo impedisce. La Filt Cgil e i lavoratori ribattono che il CCNL dei porti, da sempre applicato, in base ad una legge dello stato, la 84/94, ha natura privatistica e che non potrebbe essere diversamente vista la natura e la missione delle Autorità Portuali.
Al termine delle assemblee la Filt Cgil Regionale, di Livorno e Carrara hanno inviato una lettera diffida ai Presidenti delle Autorità Portuali di Livorno, Piombino e Massa Carrara in cui si chiede l'applicazione integrale del Contratto. Nella lettera si stigmatizza anche il fatto che in alcune realtà si sia recuperata retroattivamente la vigenza del contratto precedente.
Le assemblee dei lavoratori hanno chiesto alla loro rappresentanza sindacale di intraprendere tutte le azioni necessarie per far valere il loro diritto al contratto vigente in ogni sua parte e il sindacato è pronto a intraprendere ogni percorso utile per dar seguito al mandato ricevuto.
Fonte: Cgil - ufficio stampa
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