Il Dramma Popolare rende omaggio a Dilvo Lotti: in tanti visitano la mostra di Palazzo Grifoni

L'inaugurazione della 44esima mostra del tartufo bianco

La città non si è fatta attendere. La sala delle assemblee di Palazzo Grifoni brulicava di occhi e di ricordi per Dilvo Lotti a cui la Fondazione Istituto del Dramma Popolare ha dedicato l'omaggio più importante di questo centenario. Una mostra, dal titolo "Dilvo Lotti e il Dramma Popolare, oltre i confini del tempo",  che ripercorre il rapporto stretto e forte tra Lotti e quel teatro dello spirito che l'artista volle con determinazione e che, in fondo, è la sintesi perfetta di tutte le sue scelte i settant'anni di carriera, la fede profonda, il continuo interrogarsi sul senso della vita e sulla bellezza del creato in ogni sua espressione. La mostra è accompagnata da un bellissimo catalogo e da un dvd che saranno distribuiti ad offerta in modo da destinare risorse alla Caritas diocesana per i bisogni sempre più urgenti delle famiglie più povere.

Antonio Guicciardini Salini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, ed esperto d'arte, dopo il saluto del sindaco Vittorio Gabbanini, ha delineato la figura di Lotti, tratteggiandone le caratteristiche di "unicità nel panorama italiano, capace di esprimere continuamente una tensione emotiva ed artistica di comprovata efficacia, perchè come pochi nel Novecento, si è cimentato nelle tecniche più diverse". Il presidente della Fondazione Idp Marzio Gabbanini che ha ideato e allestito personalmente la mostra insieme ad un gruppo di collaboratori (Laura Baldini, Viviana Bavini, Simona Della Maggiore, Anna Piazza, Valentina Parente, Roberta Salvadori, Luciano Beccari) ha spiegato le ragioni della scelta di quest'omaggio che stanno tutte nel "grande cuore di Dilvo Lotti per l'arte, per il Dramma,  nel suo amore per San Miniato, nella forza di una creatività messa a disposizione di quanto la rendesse “viva”, culturalmente aperta e conosciuta, frequentata e visitata da artisti e gente comune".

Quindi la parola per un breve saluto alla vedova Giuseppina, ultranovantenne, abbracciata ancora una volta dall'affetto di una sala che guardandola negli occhi rivede e rivive lo spirito con cui il marito Dilvo ha segnato la città e il mondo dell'arte. Infine don Romano Maltinti per la Caritas Diocesana ha ringraziato Il Dramma Popolare di questa scelta che si carica di tanti significati, soprattutto oggi in cui il disagio sul territorio è in continuo aumento. Terminata la tavola rotonda è stata la vedova Giuseppina a tagliare il nastro di un' esposizione che con una intensa carrellata di opere racconta capitoli importanti del Teatro del Cielo, fiore all'occhiello di San Miniato in Italia. La mostra resterà aperta fino all'8 dicembre (il sabato e la domenica).

Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio Stampa

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