
Il 'Downburst', il terribile mix di vento forte e grandine che non più tardi di due mesi fa si è abbattuto sulle frazioni cerretesi di Lazzeretto e Stabbia, non ha ancora placato i propri effetti. Se infatti le due località stanno cercando di ripartire con le loro attività, le abitazioni pian piano stanno finendo le varie opere di ristrutturazione e lo scenario complessivo appare più vicino alla normalità, c'è chi esprime contrarietà per come sono state gestite alcune situazioni.
Questo il caso, per fare un esempio, del ragioniere Luca Catastini che avrebbe posto la questione del pagamento del suolo pubblico. Il diretto interessato, in una lettera indirizzata all'amministrazione comunale, ha contestato la possibilità che dovesse essere pagato il suolo pubblico per i ponteggi esterni alle abitazioni, viste le circostanze tanto straordinarie quanto incisive sui bilanci delle famiglie e delle imprese.
"Personalmento ritengo la cosa abbastanza paradossale - spiega Catastini - Si sente parlare di aiuti alle famiglie ed alle aziende ed invece sarebbe stata richeista la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, come può essere ammissibile ciò dopo quello che è successo? Credevo - conclude il ragioniere - che sarebbe stato opportuno sospendere il pagamento dei tributi locali come Imu e Tasi, aggiungervi il carico del suolo pubblico mi sembrerebbe soltanto un aggravio importante per i residenti".
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