
Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato oggi lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia di Firenze per le gravi ricadute sui lavoratori di Città metropolitane e province dei tagli della legge di stabilità e delle incertezze sul riordino delle funzioni. La decisione è stata assunta a conclusione di un’assemblea nella Sala di Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, con la partecipazione di alcune centinaia di lavoratori, che subito dopo hanno raggiunto gli uffici della Prefettura e consegnato al Prefetto la dichiarazione dello stato di agitazione. Il Prefetto ha convocato Rsu e Rsa della Provincia per domattina alle 10. Successivamente la dichiarazione è stata consegnata anche al Sincaco della Città Metropolitana Dario Nardella e all’assessore Vittorio Bugli, mentre era in corso in Regione la prima riunione dell’Osservatorio regionale che dovrà decidere sulla riorganizzazione delle funzioni delle Province.
Questo il testo del documento approvato congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil al termine dell’assemblea di oggi: Le Organizzazioni Sindacali Territoriali di categoria FPCGIL, FPCISL, UIL FPL della Provincia di Firenze chiedeno l'attivazione della procedura di conciliazione prevista dall'art. 2 comma secondo, della Legge 146/90 così come modificata dalla Legge 83/2000, relativamente al rischio concreto di un taglio di un miliardo di euro contenuto nella Legge di Stabilità nel confronti delle Province Italiane. In Toscana tali misure si tradurrebbero in un taglio di 96 milioni di euro ai quali si aggiungono i 36 milioni imposti pochi mesi fa. Si mettono pesantemente a rischio l'erogazione dei servizi e lo svolgimento delle funzioni e purtroppo la messa in discussione degli equilibri di bilancio con conseguenze dirette sull'occupazione e sugli stipendi.
A fronte di tale scenario le Organizzazioni Sindacali si chiedono: - Quale sarà il futuro per la Città Metropolitana - Quali risorse saranno disponibili per assicurare il riscaldamento nelle scuole superiori e i servizi di pulizia - Quali risorse per la messa in sicurezza e la gestione della rete viaria - Quali risorse per gli interventi contro il dissesto idrogeologico - Quale futuro per i servizi al lavoro, centro per l'impiego e formazione, leva fondamentale per gestire la crisi occupazionale - Quale futuro per i dipendenti della provincia che hanno assicurato e assicurano servizi e lavoro nonostante che da troppo tempo siano dalla politica nazionale considerate un'inutile zavorra - Quale il futuro per i dipendenti precari senza ancora un piano di stabilizzazione Pertanto a fronte di quanto sopra, considerata che la situazione anche occupazionale dell'Ente Provincia sia particolarmente a rischio si richiede un incontro urgente all’istituzione delegata sul territorio.
Fonte: CGIL/CISL/UIL e RSU Provincia Firenze
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro