
Una sala del Consiglio comunale gremita di persone sabato scorso per l’inaugurazione della mostra di Lea Monetti. Le sedici sculture dell’artista, allieva di Pietro Annigoni e di Bruno Saetti, sono state presentate da Vittorio Sgarbi, che l’autrice ha voluto presente alla serata. Il noto critico e storico dell’arte ha “raccontato” le figure femminili in bronzo della Monetti e, partendo dalla bellezza e dall’armonia delle forme ospitate nella Sala delle Colonne ha poi discusso sul concetto di “contemporaneo” che non va inteso esclusivamente come avanguardie ma che, in controtendenza, può anche esprimersi attraverso raffinate performance pittoriche e figure sapientemente scolpite.
La mostra In principio fu Eva... e poi? rappresenta e racconta la donna e induce ad una profonda riflessione sull'universo femminile di oggi attraverso il mito e l’allegoria, il mito della peccatrice e la coscienza della condizione femminile. Una riflessione che è racchiusa nell'installazione principale che fa da fil rouge a tutta l'esposizione, dove l'artista contrappone "La Eva Mitica" - seduta pensierosa sul mucchio di mele morsicate - con la "Eva 2000" - che siede sulla teca di vetro contenente i suoi oggetti quotidiani, testimonianze del tempo in cui vive, delle proprie abitudini e del proprio carattere e assumono il significato dei tesori ritrovati nelle tombe delle antiche civiltà Completano l'installazione altre figure bronzee simboliche dell'universo femminile.
Fonte: Comune di Pontassieve - Uffcio Stampa
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