Book Festival 2014: un’edizione da record. Si va oltre i 24mila visitatori

Pisa Book Festival

Domenica 9 novembre si è chiusa la dodicesima edizione del Pisa Book Festival che ha fatto registrare un incremento dei visitatori, particolarmente evidente nella prima giornata della fiera. A suscitare l’interesse del pubblico sono stati gli scrittori provenienti da Svezia, Norvegia e Danimarca, gli autori italiani più noti, Paolo Poli che ha letto le ricette dell’Artusi, il fumettista e disegnatore Sergio Staino e la letteratura corsa.

La direttrice del Pisa Book Festival Lucia Della Porta traccia un primo bilancio della manifestazione. “Ho visto una bella atmosfera da parte degli editori – dichiara – in perfetta sintonia con l’evento che promuove incontri, grandi personaggi e il lavoro svolto dall’editoria indipendente che qui può far conoscere il proprio brand. Questo non è un mercato, ma una mostra del libro, e come festival siamo felici di aver visto tanti visitatori tra gli stand, soprattutto nella prima giornata che in genere era quella più tranquilla. Nel 2013 contammo oltre 24 mila presenze. Speriamo che l’edizione di quest’anno possa superare questa cifra”.

Il Pisa Book Festival è un evento importante per la città. “Il successo straordinario del Pisa Book Festival – afferma il sindaco di Pisa Marco Filippeschi – l’ha reso uno dei maggiori festival del libro in Italia e una splendida rassegna di scrittori italiani e stranieri di ogni genere di letteratura. E’ molto importante l’occasione di promozione e sostegno all’editoria indipendente, perché se questa può vivere è garantito uno spazio prezioso di libertà della cultura. Questi editori pubblicano opere pregevoli e intervengono in spazi – pensiamo all’editoria per bambini e ragazzi – che sono di straordinaria importanza e uniscono tanti saperi e tanta passione civile”.

 

Il successo è dovuto anche alla sezione junior del Pisa Book Festival. “La lettura è importante a prescindere dall’età – sottolinea l’assessore all’istruzione del Comune di Pisa Marilù Chiofalo – Sono da segnalare due iniziative di successo dell’edizione di quest’anno: ‘Piccoli maestri’ per fare della lettura un fatto popolare nelle scuole e ‘Lampi di genio’, portata da Luca Novelli, un modo per raccontare le cento idee che hanno cambiato la scienza raccontata ai ragazzi in modo avvincente. La formazione laboratoriale su arte e scienza con ‘Artebambini’ e ‘Correlamente’ dedicato a insegnanti di ogni ordine e scuola dell’area pisana”.

 

Tra i grandi ospiti della dodicesima edizione la star è stata senza dubbio la scrittrice Dacia Maraini, la madrina del festival di quest’anno. Nei due incontri con il pubblico non solo le sale erano gremite ma c’erano lunghe code di persone che non riuscivano a entrare. Con il suo modo semplice e diretto di parlare la scrittrice fiorentina ha conquistato il pubblico che l’ha applaudita spesso e a lungo ed ha atteso pazientemente in fila per un suo autografo su una copia del suo ultimo libro Chiara d’Assisi. Elogio della disubbidienza (Rizzoli). Nell’incontro di sabato 8 novembre Dacia Maraini ha voluto lanciare un appello per la riapertura della biblioteca universitaria che si trova all’interno del palazzo della Sapienza di Pisa e che è ancora chiusa a due anni e mezzo di distanza dal terremoto dell’Emilia. “La città, gli studenti hanno bisogno della biblioteca – ha detto – Per questo voglio rivolgere un appello a tutti i pisani: difendete la vostra biblioteca”. E al termine ha incontrato i rappresentanti del FAI, presenti in fiera per il censimento dei “Luoghi del cuore”, firmando per la Certosa di Calci.

Boom di presenze per l’incontro con Paolo Poli che ha letto e interpretato le ricette dell’Artusi, raccontando anche la storia del ricettario che ebbe una fortuna inaspettata. I visitatori avevano iniziato ad avvicinarsi con un larghissimo anticipo e all’inizio dello spettacolo la sala era talmente gremita, con persone sedute sui gradini e altre in piedi, che in tanti sono rimasti fuori con la speranza di trovare il modo di entrare ma qualcuno si è dovuto arrendere. Alla fine, per salutare il pubblico, Paolo Poli ha recitato alcuni brani teatrali di suoi spettacoli storici per cui è stato applaudito a lungo.

Un successo anche l’incontro con il fumettista e disegnatore Sergio Staino giunto a Pisa per parlare di Bobo, le donne, i cavalier, l’arme e gli amori. La risibile storia di un quasi eroe del secondo novecento.

Tra gli eventi in programma nell’ultima giornata del festival, tre erano dedicati alla legalità, coordinati dalla giornalista Candida Virgone: la presentazione dei progetti “Trame festival” e “Liberi saperi” con Armando Caputo, presidente di Antiracket Lamezia, e Fabrizio Rognoni, responsabile provinciale di Libera; l’incontro sul libro Fogli di via. Racconti di un vice questore (EMI) di Gianpaolo Trevisi: 22 storie vere accadute nell’ufficio immigrazione di Verona con un finale di fantasia per dare una speranza; la presentazione del libro A onor del vero. Piazza Fontana e la vita dopo. Una riflessione collettiva sulla vita dei familiari delle vittime del terrorismo e dello stragismo (Il margine edizioni) con Urbano Tocci dell’associazione La rosa bianca vittime di piazza Fontana e Alberto Conci, curatore del volume che raccoglie tra le altre le testimonianze di Licia Pinelli e Gemma Calabresi.

“Il Comune di Pisa – dichiara l'assessore all'istruzione Marilù Chiofalo presente al Pisa Book Festival in occasione dell'incontro di presentazione di 'Trame festival' e 'Liberi saperi', due progetti sulla legalità – ha lanciato di recente un bando da 250 mila euro per le imprese under 40 che prevede una premialità per chi decide di rilevare le imprese confiscate alle mafie”.

Maurizio De Giovanni, il famoso scrittore di gialli napoletano, ha letto in anteprima nazionale al Pisa Book Festival alcuni brani del suo prossimo libro Gelo per i bastardi di Pizzofalcone e ha parlato In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi (Einaudi). «La peculiarità dei miei romanzi, condivisa da altri colleghi – racconta – è quella di entrare nel merito delle motivazioni psicologiche del delitto. Non tanto quindi parlare solo di sangue e di violenza, ma entrare nella loro testa e capire cosa spinge a commettere un certo delitto».

“Da Parigi con amore”: Alberto Toscano, presidente dell’Associazione europea dei giornalisti, che vive nella capitale francese, ha raccontato il nostro Paese visto dai cugini francesi, attraverso le speranze e i cliché presenti nell’immaginario collettivo. Il suo libro, Benedetti italiani! è stato presentato dall’autore insieme ad Antonietta Sanna, docente di letteratura francese all’Università di Pisa, e al giornalista Alberto Sinigaglia (La Stampa). “L’Italia – spiega Alberto Toscano – possiede una dimensione plurale di livello altissimo, ma deve essere vissuta come una ricchezza. Penso che comunque, Italia e Francia, insieme, possano fare molto per l’Europa unita in cui credo”.

L’Africa non esiste (Guanda) dello scrittore e giornalista Gianni Biondillo è stato presentato dall’autore insieme allo scrittore congolese In Koli Jean Bofane, autore di Matematica Congolese (66thand2nd) e Jama Musse Jama, direttore di Hargeisa International Book Fair. In Koli Jean Bofane vive in esilio in Belgio dal 1994. Nel 1996 ha pubblicato con Gallimard il libro per bambini Pourquoi le lion n’est plus le roi des animaux incentrato sulla dittatura che ha afflitto per decenni il suo paese e nel 2000 Bibi et les canards sul tema dell’emigrazione. Matematica congolese è il suo primo romanzo, un avvincente noir orwelliano con cui si è aggiudicato il Grand prix littéraire d’Afrique noir e il Prix Jean Muno. Jama Musse Jama, nato a Hargeysa, ha dovuto lasciare la sua terra all’inizio degli anni novanta a causa della guerra civile scoppiata tra le varie regioni della Somalia. Si è trasferito a Pisa, dove ha completato gli studi laureandosi in matematica e ha intrapreso la carriera di informatico. Ha pubblicato libri sui due principali giochi tradizionali somali e sulla situazione dei diritti umani in Somalia. E’ tra i fondatori e organizzatori dell’Hargeysa International Book Fair, l'evento culturale più importante dell'Africa orientale. La fiera internazionale del libro si svolge da 7 anni a Hargeysa nel Somaliland.

Nell’incontro “#Hashtag#Le relazioni sociali nell’era di internet. Come i social media ci stanno cambiando la vita” Marino Niola, docente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha parlato di come i social media stiano cambiando la nostra vita e il nostro modo di comunicare e di amare. “Oggi – spiega – ci sono nuovi modi di associare le parole. La rete ha dato una spallata al principio di autorità e ha concesso a tutti di dire la propria opinione. Spesso ci chiediamo se la memoria liquida che sta avanzando sia migliore o peggiore. Io dico che è nuova”.

Tra gli scrittori italiani presenti nell’ultima giornata del festival, Marco Malvaldi ha presentato il suo ultimo libro Il telefono senza fili (Sellerio) davanti a una sala gremita e molto divertita.

Le indagini del commissario Bordelli tornano ad arricchire le librerie d’Italia con l’ultimo capitolo in ordine di tempo: Fantasmi del passato, per la casa editrice Guanda. Il toscano Marco Vichi, ha presentato il suo libro con il direttore di “Leggendo Metropolitano” Saverio Gaeta. “La storia si intreccia con l’ultimo anno di vita di mia madre – racconta l’autore – Se lo avessi scritto qualche mese prima sarebbe arrivato ai lettori completamente diverso”. Nel libro troviamo anche il capitano Bruno Arcieri, il personaggio creato dal giallista Leonardo Gori, prestato per affiancare il commissario Bordelli nelle sue indagini.

Per quanto riguarda gli ospiti provenienti dal Grande Nord Morten Sondergaard ha preso parte al recital “La poesia al tempo di twitter” insieme a Franco Buffoni, Paolo Febbraro e Bruno Berni, docente di letteratura danese dell’Università di Pisa e traduttore di fama internazionale.

La domenica è stata anche la giornata dedicata alla traduzione, con gli appuntamenti a cura di Ilide Carmignani, e ai “Future books” con le quattro presentazioni a cura della casa editrice digitale GoWare.

Il Pisa Book Festival ha inoltre voluto ricordare la figura di Franco Ferrucci, libraio (La gaia scienza) ed editore (Erasmo edizioni) che è stato tra i fondatori del Premio Montescudaio per librai indipendenti. La casa editrice Marcos y Marcos gli ha dedicato il libro La voce dei libri, undici strade per fare libreria oggi, curato da Matteo Eremo, che raccoglie le storie di undici librai sparsi per l’Italia molto diversi fra loro ma uniti da un principio fermo: l’indipendenza.

Il Pisa Book Festival fa parte della rete Le Città del Libro ed è gemellato con il festival Leggendo Metropolitano (Cagliari), il festival Trame (Lamezia) e con Hargeysa International Book Fair (Somaliland.)

Fonte: Pisa Book FestivalUfficio Stampa

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