
L'area congressuale "Il sindacato è un'altra cosa - opposizione CGIL" chiede alla Camera del Lavoro di Pisa di proclamare uno sciopero provinciale di 8 ore in tutte le categorie per venerdì 14 novembre, già giornata di sciopero sociale e di sciopero generale dei metalmeccanici Fiom del Centro-nord. Riteniamo che la CGIL pisana debba dare continuità allo sciopero provinciale di 4 ore, proclamato lo scorso 17 ottobre, ed alla manifestazione nazionale del 25 ottobre, contribuendo così alla costruzione dell'imminente sciopero generale nazionale.
Nella nostra città e nella nostra provincia sono sempre più numerose le realtà dove i lavoratori lottano per la salvaguardia del posto e per il miglioramento delle proprie condizioni di lavoro, contro il ricatto del licenziamento e della riduzione dei salari. La CGIL deve essere vicina a questi lavoratori, oltre che con il lavoro politico-sindacale quotidiano, con la mobilitazione.
Non possiamo aspettare oltre per mobilitarci. Le motivazioni della protesta permangono e si aggravano di giorno in giorno. Il governo Renzi procede spedito col Jobs Act, su cui probabilmente metterà la fiducia anche alla Camera. La Legge di stabilità mantiene tutti i suoi contenuti recessivi e antipopolari, dai tagli agli enti locali che si tradurranno in una ulteriore spesa per i cittadini o in un taglio dei servizi, ai tagli allo stato sociale, alle norme in materia di TFR.
Lo "Sblocca Italia" appena approvato prevede la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la privatizzazione dei servizi locali tra cui l'acqua, e la deregolamentazione in materia di nuove costruzioni. Questi provvedimenti non affrontano i veri problemi del nostro paese: la creazione di nuovi posti di lavoro di qualità e il contrasto alle crescenti diseguaglianze sociali.
Si continua a pensare ad una uscita dalla crisi attraverso l'aumento della precarietà, la riduzione dei diritti dei lavoratori, lo smantellamento dello Stato sociale, mentre gli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali non tengono conto della drammaticità della situazione e nulla si prevede per una vera riforma delle pensioni, per il rinnovo del contratto nel settore pubblico, o per l'introduzione di un reddito minimo garantito.
Per queste ragioni, chiediamo con forza di indire uno sciopero generale provinciale a Pisa per il prossimo 14 novembre. Noi comunque saremo in piazza, quel giorno, per respingere l'attacco che il governo Renzi sta portando avanti in modo autoritario al mondo del lavoro, della formazione, dei servizi pubblici e alla democrazia nel nostro paese.
Fonte: Direttivo Provinciale CGIL Pisa
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