
Confcommercio e Confesercenti non hanno fatto tardare la propria voce nel commentare l'indiscrezione secondo la quale il sindaco di Siena Bruno Valentini avrebbe annunciato l'intenzione di realizzare un outlet a Taverne d'Arbia.
“Il Comune di Siena ha intenzione di sostenere la realizzazione di un grande outlet alle porta della città? Che sia così, o che non lo sia come ci auguriamo, si faccia chiarezza quanto prima, nell’interesse di tutti”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente comunale di Confesercenti Siena commenta il crescendo di voci che nelle ultime ore si sono susseguite in merito ad una presunta dichiarazione rilasciata pubblicamente in merito da parte del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, nella quale si accrediterebbe la prossima realizzazione di un vasto insediamento commerciale nella zona di Taverne d’Arbia.
“E’ una prospettiva che appare come un fulmine a cielo già cupo per chi fa del commercio il proprio lavoro in questa città – osserva Nannizzi – e che allo stesso tempo ci sembra ben poco capace di portare aria buona per l’economia cittadina in generale, considerando le numerose chiusure che si susseguono nella nostra città e nei comuni della nostra provincia. Duplicare l’offerta commerciale cittadina può portare solo ad un impoverimento dell’imprenditoria e dell’occupazione indotta; è ormai conclamato che per un occupato nella grande distribuzione se ne perdono 2,5 nella piccola e media. Dibattere di ‘grandi centri commerciali’ in questa fase significa riesumare un tipo di insediamento che già da tempo mostra i suoi evidenti limiti in Europa e più di recente anche in Italia, con le grandi catene commerciali che stanno ripiegando su volumi di più piccolo taglio, e con gli effetti di lungo periodo in termini urbanistici e di sviluppo che sono meno rosei di quanto poteva apparire un tempo. Se parliamo di Outlet, ci sembra che quello aperto in Valdichiana sia più che sufficiente ed abbia già contribuito fortemente all’impoverimento della rete commerciale della nostra provincia. Inoltre gli Outlet per sostenersi hanno bisogno di grandi viabilità e bacini d’utenza: non è certo il caso di Siena. Ci auguriamo che le voci montate in queste ore siano una boutade di mezzo autunno o frutto di un malinteso, ed in ogni caso invitiamo l’Amministrazione a fare chiarezza su un tema che fin qui era tutt’altro che all’ordine del giorno”.
“Premesso che sta diventando stucchevole ed anche un po’ irritante dover spulciare Facebook per conoscere il pensiero e l’azione del Sindaco di Siena, la notizia, rimbalzata proprio su Fb attraverso un post di Eugenio Neri, relativamente ad un outlet a Taverne d’ Arbia fa montare la rabbia”. Interviene così la Confcommercio di Siena in merito alle ultime dichiarazioni del Sindaco Bruno Valentini, che avrebbe dichiarato di avere intenzione di realizzare un outlet tra Taverne ed Isola d'Arbia.
“In una fase di crisi acuta dei consumi – prosegue Confcommercio - accentuata da tutte le disgrazie che hanno colpito la città negli ultimi due o tre anni, com’è possibile che venga in mente una simile idea? E poi, cosa ancora più grave, il modo con cui questa notizia viene annunciata: all’ interno di un simposio dei Lions!
Ma una simile ipotesi, ammesso che rientri in un progetto strategico dell’Amministrazione (cosa di cui ci permettiamo di dubitare), non dovrebbe, prima di essere resa pubblica, transitare attraverso canali più istituzionali come assessorati, commissioni e consiglio comunale, associazioni di categoria, ecc…?
Che in Italia oggi prevalga la politica degli annunci in maniche di camicia lo abbiamo capito, e proprio perché lo abbiamo capito non lo condividiamo.
Tra l’altro, la città è stufa dei mega progetti annunciati dove l’unico vantaggio che si produce riguarda chi si dedica alla speculazione del mattone. Ricordiamo anche che nel recente passato qualcuno ha tentato di spacciare un insediamento di 9000 mq in pieno centro come un’operazione funzionale allo sviluppo della città...
Siena, più di qualunque città, oggi non si può più permettere di essere oggetto di annunci sensazionali che si originano nella mente di pochi o di uno solo. A questo punto è necessario che il Sindaco chiarisca se ciò che ha affermato l’altra sera è un suo auspicio, un suo desiderio o una progettualità che l’ Amministrazione intende sviluppare”.
“Nell’ultima di queste eventualità – prosegue Confcommercio - lo richiamiamo ad un confronto serio con tutti i soggetti interessati, magari anche informandosi preventivamente di qual è oggi la realtà degli outlet (che non è rose e fiori, visto il turn over elevatissimo di marchi e di aziende e l’aumento di locali sfitti in molti di essi), degli effetti che producono sul territorio, e sulle ricadute occupazionali sia degli outlet che dei negozi tradizionali, sui bacini di utenza di cui un outlet ha bisogno per risultare economicamente valido. Forse, già facendo quest’analisi, si potrebbe archiviare il tema nel libro degli annunci fatti e smentiti di cui in questo anno e mezzo c’è stata un’abbondante produzione. Attendiamo fiduciosi una risposta”.
Fonte: Confesercenti Siena - ufficio stampa
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