
Se già la trama dello spettacolo si preannuncia esilarante, la vera aspettativa è legata agli interpreti: tutti dipendenti del Comune di Castelfiorentino, e quasi tutti all’esordio nella veste, insolita, di attori teatrali. E’ questo, in definitiva, il reale motivo di interesse di “Sarto per signora”, commedia pruriginosa di George Feydeau liberamente ambientata nell’Italia degli anni Sessanta, che la neo-compagnia “Fuori dal Comune” (il nome non è casuale) porterà sul palcoscenico del Teatro del Popolo sabato 8 novembre 2014, alle ore 21.
Una vicenda ricca di inganni, equivoci, sotterfugi, intrighi e amori clandestini, che vedrà quali protagonisti loro: i dipendenti comunali, categoria un po’ bistrattata dall’opinione pubblica, volti che l’immaginario popolare è abituato a ricondurre a pratiche burocratiche, scadenze e adempimenti vari, e che hanno saputo esprimere nell’arte teatrale doti innate che neppure sapevano di possedere.
Come spiega uno degli attori, tutto è cominciato con una semplice battuta tra colleghi: “Te l’immagini come saremmo a recitare io e te?” Il caso ha poi voluto che la battuta venisse captata da una dipendente comunale, la quale aveva già alle spalle una certa esperienza teatrale. In quattro e quattr’otto è nata così l’idea, la proposta di ritrovarsi insieme a recitare dopo cena. Un progetto che ha potuto contare, per le prove, sulla sala del Teatro C’art, messa gentilmente a disposizione il mercoledì sera dall’associazione omonima. La preparazione dello spettacolo ha richiesto più di un anno e mezzo di lavoro.
“Alle prime prove – dice un’impiegata che per timidezza non vuole essere citata per nome – eravamo un po’ impacciati, ed è comprensibile poiché – quanto a recitare - si trattava della prima volta per quasi tutti. Poi, gradualmente, ci siamo sciolti e abbiamo cominciato a ridere, a divertirci per come cercavamo di entrare nella parte assegnata.”
Il teatro come terapia per migliorare le relazioni interpersonali e di lavoro? E’ la convinzione di quasi tutti. “Fare teatro – spiega un altro impiegato/attore – ha creato una vera complicità tra di noi, poiché quando reciti ti metti veramente a nudo. Non vedi più il collega con cui devi confrontarti per le beghe di ufficio, vedi la persona per come è realmente, senza filtri di alcun genere. Cominci insomma a vedere i tuoi colleghi sotto un’altra luce, e questo ha avuto effetti positivi anche nell’ambiente di lavoro, che è diventato più collaborativo.”
La regia dello spettacolo è a cura di Diego Conforti, che ha seguito passo dopo passo tutte le tappe di realizzazione della commedia. “Un plauso va a Diego – dice uno degli attori – perché ha avuto la pazienza e il merito di valorizzare le parti migliori di noi. Lui è stato il nostro Michelangelo: la scultura era già all’interno della pietra. Bastava solo tirarla fuori”.
“Sono molto contenta – sottolinea l’Assessore al Personale, Adonella Cinci – ma lo sono ancor di più per lo spirito che ha accompagnato la preparazione dello spettacolo, la voglia di rompere certi schemi e di entrare in relazione in modo diverso. I dipendenti comunali sono quasi tutti all’esordio, e questo alimenterà – sono certa – la curiosità e l’interesse da parte della cittadinanza”.
Questi i nomi dei dipendenti comunali nel ruolo di attori: Claudio Calvani, Sara Lami, Tamara Caponi, Agostino Tramonte, Chiara Ribechini, Antonio D’Ambrosio, Stefania Bertini, Massimo Bonin, Stefania Giompaolo, Alice Vignoli, Giovanna Cappello, Andrea Trinci, Luisa Bandinelli, Carla Isolani.
I biglietti di ingresso (posto unico 8 euro) sono stati letteralmente bruciati durante le prevendite: al momento sono rimasti solo pochi posti disponibili e si preannuncia il tutto esaurito.
LA TRAMA – Il Dottor Molino, nonostante sia un novello sposo, non riesce ad abbandonare alcuni vizi da scapolo incallito compromettendo il suo matrimonio con la dolce ed ingenua Giovanna e scatenando le ire della suocera Grimilde. Sotto lo sguardo contrariato dei suoi domestici, che non approvano l’atteggiamento del dottore, e grazie all’aiuto inconsapevole di amici e conoscenti che diventano loro malgrado complici del dottore, Molino cerca in un primo momento di portare avanti la propria storia clandestina con Susanna, una sua paziente, anche lei già sposata. A questo “altarino” andranno ad aggiungersi altri intrecci amorosi, sotterfugi e inganni che innescheranno una serie di esilaranti equivoci. Quando i nodi vengono al pettine e tutte le coppie sembrano scoppiare un finale a sorpresa ristabilirà l’armonia e l’amore riuscirà, nonostante tutto, a trionfare.
- I dipendenti comunali di Castelfiorentino in versione attori
- I dipendenti comunali di Castelfiorentino in versione attori
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Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa
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