Officine Ristori, il presidio continua fino al pagamento degli operai. Confermato nessun licenziamento collettivo

Le Officine Ristori

Le richieste dei lavoratori delle Officine Ristori erano chiare: non toglieremo il presidio finché non avremo i soldi che ci spettano, ovvero il premio ferie e il mese di settembre. I giorni sono passati e dall'assemblea dei 139 dipendenti a rischio con la presenza dell'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini sono arrivate buone notizie.

Nessun licenziamento collettivo - la prima vittoria per i lavoratori è questa. La seconda è l'inserimento delle spettanze pregresse dentro il piano di concordato. Questi pagamenti avranno la priorità sul resto dei debiti dell'azienda dovrà ripartire. Per il mese di novembre, sindacati e azienda si troveranno a parlarne il 20 di novembre per cercare un pagamento anticipato a fine mese.

Il saldo delle spettanze è previsto per domani e se non ci saranno ulteriori intoppi da lunedì l'azienda riprenderà regolarmente il ciclo produttivo, anche se la ripresa sarà graduale e scaglionata nel tempo.

Le notizie meno buone - Non tutti torneranno a lavorare: si presuppone una forza lavoro richiesta di 70 unità per i 24 mesi di forniture ridotte offerte alla Piaggio. I sindacati puntano al contratto di solidarietà, di cui andranno a beneficiare tutti i lavoratori, per il pagamento dell'80% dello stipendio.

Altrimenti si provvederà, se permesso dal Ministero del lavoro, con la cassa integrazione straordinaria. Per i lavoratori prossimi alla pensione anche alla mobilità volontaria.

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