Sabo Ammortizzatori di Vicchio, presidio dei lavoro sotto la sede della Provincia di Firenze

Palazzo Medici-Riccardi a Firenze

Si concluderà domani, giovedì 6 novembre, la vertenza della Sabo Ammortizzatori di Vicchio, attività controllata dalla commerciale bolognese Roberto Nuti Spa e produttrice di ammortizzatori per veicoli industriali che conta ad oggi 35 dipendenti, vive da tempo una crisi di volumi produttivi comune a tutto il settore dell'automotive e dal 2010 fa ricorso ad ammortizzatori sociali. All'ultimo incontro, tenutosi il 24 ottobre scorso, in cui la proprietà della Sabo Srl di Vicchio, ha sostenuto la volontà di procedere alla riduzione dei costi per un importo pari alla retribuzione di dieci dipendenti, Yuri Vigiani della Fiom Cgil di Firenze ha risposto confermando la disponibilità dei lavoratori a cancellarsi tutte le maggiorazioni salariali derivanti dalla contrattazione di secondo livello, quali i ticket restaurant ed i premi di produzione. Inoltre, ha aggiunto “Siamo pronti a rivedere l'organizzazione del lavoro ed aprire all'ipotesi della turnazione al fine di favorire un maggiore sfruttamento degli impianti ed aumentare così la produzione spalmando i costi fissi su un orario più lungo”.

All'apertura del sindacato però l'azienda ha fatto presente che la disponibilità avanzata potrebbe non essere sufficiente ed ha lasciato intendere che, qualora non si arrivi alla riduzione delle spese dirette sul personale, ad essere in gioco è la permanenza dell'attività sul territorio.

“La proposta paventata dalla dirigenza è un ricatto a tutti gli effetti” stato il commento di Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze, “Ancora non è stata votata la fiducia che già si accusano gli effetti negativi del Jobs Act” e infine avverte “Non è possibile indurre i lavoratori ad abbassarsi le retribuzioni per mantenere il posto di lavoro.

Se le buste paga sono considerate troppo alte vorrà dire che da domani chiederemo ai lavoratori di fare volontariato alle aziende. In cambio però vorremmo che le controparti ricambino la trasparenza dimostrata dai lavoratori.”

In contemporanea con l'incontro al tavolo di crisi

DOMANI GIOVEDI' 6 NOVEMBRE 2014 DALLE ORE 09,30 ALLE ORE 12,30 SOTTO LA SEDE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE PRESIDIO DEI LAVORATORI
Via Cavour, 1

Fonte: CGIL Firenze

Notizie correlate


<< Indietro

torna a inizio pagina