
Due proposte serie in campo, presentate da grandi gruppi come Jindal e Cevital, a conferma che la posizione di Regione, Enti locali e Organizzazioni sindacali contro lo smantellamento dell'acciaieria e per il rilancio del polo siderurgico di Piombino era pienamente fondata. La riunione a Roma del tavolo nazionale convocata per fare il punto sulla situazione della Lucchini – presenti il viceministro Claudio De Vincenti, il sottosegretario all'ambiente Silvia Velo, l'assessore a lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco Massimo Giuliani e i rappresentanti dei sindacati nazionali e locali – ha registrato innanzitutto il dato positivo rappresentato dalle offerte vincolanti delle due aziende indiana e algerina.
"Adesso – è il commento di Simoncini – diventano importanti i tempi. L'individuazione del soggetto che dovrà far ripartire l'attività della Lucchini deve avvenire presto, prestissimo, entro la metà di questo stesso mese: è giusta la sottolineatura dei sindacati e dei lavoratori sulla necessità di tenere in primo piano i tempi necessari per la ripresa".
"Sono due – ha confermato l'assessore – gli aspetti fondamentali su cui deve fondarsi il rilancio della Lucchini: per un verso, produzione di acciaio e riapertura dell'area a caldo e per l'altro, salvaguardia dei livelli occupazionali, con un'attenzione particolare al problema dell'indotto. C'è accordo, anche con il Governo, che questi aspetti debbano guidare la valutazione della migliore proposta. Il progetto industriale dovrà dare una risposta credibile, con un piano finanziario certo, a questi due elementi".
Simoncini ha anche informato sullo stato di avanzamento dell'accordo di programma per Piombino:"Nella prossima riunione di giunta – ha detto – porteremo la precall, cioè l'informativa sugli strumenti attivabili per i progetti di reindustrializzazione. E rapidamente con Invitalia partiranno i bandi rivolti alle imprese che vogliono investire nella Val di Cornia. È inoltre importante che nella prossima seduta del CIPE, dopo i 20 milioni già deliberati, venga il via libera anche ai 50 milioni per le bonifiche".
Per una attenta valutazione delle offerte, il commissario straordinario Piero Nardi ha chiesto oggi al governo e al Comitato di sorveglianza una proroga di altri 7-10 giorni massimo per consentire un ulteriore approfondimento prima della scelta definitiva. "Da parte di tutti - ha detto Giuliani - è emersa la necessità di non ritardare ulteriormente la decisione, per salvaguardare l'approvvigionamento degli impianti e continuare la produzione dei lavorati. E' necessario quindi che entro quella data si arrivi a una decisione finale, consentendo la valutazione delle due offerte, entrambe molto valide".
"E' stata fatta un'analisi del momento attuale - ha aggiunto il sindaco - considerando la presenza contemporanea di due offerte ambedue molto interessanti e valide, quella presentata dal gruppo indiano Jindal e quella del gruppo algerino Cevital. Tutte le parti sono state concordi sul fatto che tutte e due le richieste presentano elementi di interesse che fanno ben sperare. Naturalmente, nella valutazione delle due offerte, l'obiettivo sarà quello di puntare alla migliore proposta per lo sviluppo territoriale di medio e lungo termine, che sia comunque il più duraturo possibile e attento a rispettoso dei parametri di sostenibilità ambientale. Tutto questo rientra nelle azioni di reindustrializzazione previste dall'Accordo di programma, così come la questione dell'efficientamento energetico che è stato un ulteriore argomento di discussione e di analisi"
Fonte: Regione Toscana
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