
Per due volte la tromba ha suonato la melodia del ‘Silenzio d’ordinanza’ questa mattina, lunedì 4 novembre 2014, per la ricorrenza del 96° Anniversario del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate.
Dopo la santa messa celebrata dal proposto Don Guido Engels in suffragio ai caduti di tutte le guerre nella chiesa della Madonna del Pozzo, si è svolta la deposizione delle corone, prima al monumento di Piazza della Vittoria e poi al cippo ricordo in Piazza XXIV Luglio.
Qui hanno risuonato le note in memoria delle vittime di tutte le guerre.
Presenti tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine, associazioni combattentistiche e d'arma, associazioni in rappresentanza dei partigiani e anche l’Avis locale.
Anche una rappresentanza di studenti dell’istituto Santissima Annunziata ha partecipato alle cerimonie.
Di fronte al monumento della Vittoria, dopo aver deposto la corona, il sindaco Brenda Barnini, intervenuta per l’amministrazione comunale insieme agli assessori Eleonora Caponi e Fabrizio Biuzzi, e al presidente del consiglio comunale Roberto Bagnoli, ha espresso alcune parole.
Di seguito una sintesi:
«Oggi celebriamo l’Unità d’Italia, non dimenticando i caduti che si sono sacrificati per dare vita al nostro Paese, oggi festeggiamo anche e soprattutto le Forze Armate, che nella nostra Repubblica sono dedicate alla sicurezza interna e alla ricerca della pace a livello internazionale.
Quando ricordiamo i nostri combattenti, i nostri caduti di ogni tempo, i mutilati, i veterani, gli invalidi, quando ci rechiamo ai cippi o ai monumenti posti in memoria dell’eroismo spesso oscuro della nostra gente, non facciamo omaggio a valori che attengono al concetto di guerra, ma a valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo, della dedizione che sono perenni e comuni.
La nostre Forze Armate oggi sono al servizio della pace, in Italia e nel mondo. Il tema della pace e, di conseguenza, il rifiuto della guerra è presente in maniera molto chiara nella nostra Costituzione. La nostra legge più importante nasce da una paese dilaniato dalla guerra civile e la pace è uno dei pilastri su cui si è voluta edificare la nostra Nazione.
Ma la pace deve nascere soprattutto dai nostri comportamenti quotidiani: noi tutti in prima persona possiamo e dobbiamo essere fabbricanti di pace».
- Le celebrazioni del 4 novembre 2014
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Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampoa
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