
Al momento ci sono 27 proposte ma solo 15 fondi disponibili
La domanda supera l’offerta. La città di Empoli ‘tira’ e il suo centro fa gola ai ‘popuppers’, imprenditori, artigiani e artisti che stanno partecipando con le loro idee al progetto ‘POP UP lab – Riapriamo la città’.
Su 48 risposte totali arrivate agli organizzatori nell’ambito della ‘chiamata per idee’ aperta a tutti e che riguarda i cinque Comuni coinvolti nell’iniziativa (ci sono anche Campi Bisenzio (Fi), Cascina (Pi), Quarrata (Pt) e Monteverdi Marittimo (Pi)), più della metà rivolgono il proprio interesse a Empoli.
Sono 27 le manifestazioni di interesse per la nostra città sulle 48 proposte pervenute (la ‘call for ideas’ è stata prorogata al 7 novembre).
Un dato comprensibile in quanto città più grande delle altre e comunque Comune capofila di un comprensorio da oltre 170mila abitanti.
Se da un lato i progetti di attività commerciali, culturali e sociali ci sono, dall’altro non si sta registrando quella disponibilità indispensabile da parte dei proprietari dei fondi. Infatti al momento si sono registrate una quindicina di adesioni da parte di proprietari di fondi sfitti a mettere a disposizione il proprio locale.
L’obiettivo del progetto, finanziato dall'Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, è proprio quello di animare con attività culturali e commerciali i fondi privati dei centri storici che non trovano uno sbocco produttivo.
Da parte del Comune di Empoli è stata espressa un’ampia apertura verso i proprietari con anche la concessione di un contributo che coprisse le spese vive come quella, in certi casi, di riattivare l’allacciamento dell’energia elettrica o la semplice pulizia del fondo.
«Di fronte a una opportunità di questo tipo, di fronte a imprenditori, a giovani artigiani, ad associazioni e gruppi culturali che vogliono mettersi in gioco per tentare di avviare un’attività – puntualizza il sindaco di Empoli, Brenda Barnini - dispiace constatare che ci sia qualcuno che preferisce tenere una vetrina chiusa e buia, invece che riaccenderla per animare quell’angolo di centro storico che magari è spento da anni. Dispiace soprattutto prendere atto che qualcuno non ha capito come la rinascita di una città sia una priorità da affrontare con la collaborazione di tutte le energie possibili. In questo caso le istituzioni ci hanno messo la faccia, mi sembra di capire anche numerosi imprenditori e associazioni, ringrazio fin da ora chi ha dato la disponibilità del proprio fondo, ma c’è però chi non ha compreso la reale portata dell’iniziativa e l’occasione che si stanno facendo sfuggire sotto gli occhi».
Va ricordato, i singoli o i gruppi formali o informali che propongono l'idea o il progetto per animare i locali nel corso di tre giorni utilizzano gratuitamente i fondi a loro destinati, mentre il Comune si fa garante per loro verso i proprietari dei fondi. Ai proprietari di fondi viene data un’altra settimana, fino a sabato 7 novembre, per farsi eventi e dare la disponibilità del proprio locale raccogliendo questa sfida.
Fonte: Comune di Empoli - ufficio stampa
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