Sel a sostegno dei lavoratori della Ristori: "I proprietari non vogliono il dialogo"

Nei giorni scorsi ci siamo recati a Santa Maria a Monte al presidio dei lavoratori e della lavoratrici che protestano contro la chiusura della Ristori e che chiedono di essere ascoltati e coinvolti in questa fase di crisi dell'azienda. Abbiamo portato la solidarietà, la vicinanza e la condivisione di SEL Pisa agli operai e alle operaie in agitazione che erano stat* fino ad allora tenut* all'oscuro su tutto ciò che riguarda il loro futuro, compresi i contenuti dell'accordo industriale con Piaggio.

Non è accettabile che la proprietà, oltre a non rispettare i diritti dei lavoratori, non interloquisca da subito con i rappresentanti sindacali e non voglia comunicare in modo chiaro attraverso la normale dialettica tra impresa e rappresentanti dei lavoratori quali siano le proprie intenzioni e le proprie prospettive.

Il caso Ristori ci parla non solo di una crisi industriale generalizzata che morde anche in Toscana e che riguarda il mercato delle due ruote, ma di tutti i limiti del capitalismo familista/familiare che di fronte all'opportunità di investire in innovazione tecnologica e ricerca ha scelto evidentemente la strada più comoda ma di corto respiro del galleggiamento sul livello fragile dell'indotto Piaggio.
Piaggio che certamente sta facendo i conti da anni con la crisi di quel mercato.

Le Istituzioni sono presenti e vicine ai lavoratori: il nostro appello è rivolto al Presidente Rossi affinché si faccia carico della necessaria mediazione tra proprietà e sindacati affinché si mettano in campo tutti gli strumenti disponibili per tutelare il lavoro e la dignità dei lavoratori, da un lato, e dall'altro si attivino strumenti e risorse regionali. In attesa che il "Governo 2.0" si connetta al Paese reale.

 

Sinistra Ecologia Libertà- coordinamento provinciale Pisa

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