OrientaImpresa, nasce un servizio gratuito per aiutare gli aspiranti imprenditori

Orienta Impresa

Il mito del posto fisso sta naufragando? La strada dell’autoimpiego può costituire una valida alternativa per i giovani in cerca di occupazione. Purché sia frutto di una scelta ponderata, meglio se guidata e sostenuta da chi ha già una provata esperienza nel campo dell’imprenditoria.

È su questa premessa che si fonda “OrientaImpresa”, il nuovo servizio gratuito di consulenza rivolto agli “under 40” interessati ad aprire un’attività imprenditoriale. Curato dalla Confcommercio con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di San Giovanni Valdarno, sarà attivo da novembre presso il Punto Amico del Comune di San Giovanni (in via Garibaldi 43) ogni terzo venerdì del mese, con orario 15.30-18.30.

A presentarlo oggi (martedì 28 ottobre) sono intervenuti nella conferenza stampa presso il Comune il sindaco Maurizio Viligiardi,  il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio Paolo Mantovani, la presidente dei Giovani Imprenditori della Confcommercio Simona Petrozzi e il responsabile del progetto per la Confcommercio Marco Poledrini, che si occuperà direttamente dell’apertura dello sportello OrientaImpresa.

“Un ulteriore strumento di collaborazione con le associazioni di categoria - ha dichiarato il Sindaco di San Giovanni Valdarno, Maurizio Viligiardi - in questo caso con la Confcommercio che ha promosso lo sportello OrientaImpresa. Crediamo sia giusto offrire uno spazio all’interno del Punto Amico per lo sportello così da ampliare l’offerta dei servizi alla cittadinanza, nel caso specifico per dare un’opportunità ai giovani che vogliono fare impresa dando loro tutte le informazioni necessarie”.

“Basta con i giovani mandati allo sbaraglio, fare impresa non è uno scherzo e richiede, oltre alle competenze specifiche della professione, anche conoscenze manageriali da non sottovalutare  – ha detto Paolo Mantovani, presidente della Confcommercio sangiovannese – la scelta di aprire un’attività non può essere solo l’extrema ratio di chi si vede negare un futuro lavorativo della società, ma un percorso di consapevolezza serio e rigoroso. Per questo ringraziamo l’Amministrazione Comunale per l’opportunità che ci offre di aiutare gli aspiranti imprenditori. Il mercato interno sta vivendo ancora momenti difficili, ma mi sento di dire ai giovani che c’è sempre spazio per chi è volenteroso, ricco di idee e voglia di fare. Anche settori apparentemente saturi e maturi come il commercio possono dare buone chance di successo, a patto di trovare elementi innovativi per presentarsi al pubblico”.

“Vogliamo prenderci cura dei sogni dei giovani, che ripongono fiducia nella scelta imprenditoriale come mezzo per riscattarsi e trovare un posto nella società - ha sottolineato la presidente provinciale dei Giovani Imprenditori della Confcommercio Simona Petrozzi - e ci preme anche tutelare le loro famiglie, che spesso investono le proprie ricchezze per aiutarli. È in gioco il futuro del nostro territorio, non solo quello delle singole imprese: il rischio di dilapidare tempo, energie e le risorse economiche familiari c’è sempre e va minimizzato. Per questo è bene che istituzioni e associazioni di categoria trovino un’alleanza come in questo caso. Il nostro obiettivo è diffondere sportelli di consulenza per gli “under 40” in tutta la provincia di Arezzo, almeno nei Comuni più popolosi. Riteniamo che sia un servizio utile per far crescere la cultura d’impresa nelle nuove generazioni”.

Marco Poledrini, responsabile progetti speciali della Confcommercio di Arezzo, ha spiegato il funzionamento del nuovo servizio: “gli interessati possono prenotarsi attraverso il Comune e arrivare all’appuntamento con le questioni che intendono risolvere. Noi possiamo aiutarli a capire se la loro idea d’impresa è fattibile e se il mercato è adatto ad accoglierla. Così, senza mai scoraggiarsi ma senza neppure affezionarsi troppo ai propri sogni, si dovrà arrivare ad individuare l’idea giusta. È sempre buona norma, poi, redigere un business plan accurato, simulando alcune situazioni pratiche per evitare errori e fare invece scelte concrete. Soprattutto, va considerato con lucidità il rapporto tra costi-ricavi, prevedendo il fatturato minimo da raggiungere per evitare di far finire il sogno in una bolla di sapone” .

Fonte: Comune di San Giovanni Valdarno - Ufficio Stampa

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