
Avevano negli occhi non solo l’emozione di parlare in pubblico ma soprattutto il ricordo di quello che hanno visto. I ragazzi della scuola di Calenzano hanno aperto oggi i lavori del consiglio comunale, per raccontare il viaggio nei campi di concentramento organizzato dall’Associazione Nazionale Ex-Deportati con il contributo dei Comuni coinvolti.
“Mi ricordo il silenzio che c’era – ha detto una di loro – pensavo sempre a come avevano visto quelle stesse cose i deportati, a cosa provavano, a quale angoscia dovevano avere. Quando siamo arrivati a Dachau il cielo era limpido, ma secondo me i deportati lo vedevano sempre grigio”.
Quello che più li ha colpiti sono state le torture, anche molto ingegnose, fatte dai nazisti per annullare la personalità o per uccidere i deportati senza sprecare munizioni. Ma li ha colpiti tanto anche l’indifferenzadelle SS e dei cittadini che vivevano intorno ai campi, compreso quello di Trieste.
“Quando si parlava con gli ex-deportati – hanno continuato – pensavo: ma come hanno fatto a sopravvivere? Ecco, penso che sono sopravvissuti grazie alla speranza e quella speranza siamo noi, è la memoria che possiamo tramandare. È come quando si fa una verifica a scuola: si devono vedere bene gli errori per non rifarli più”.
Il Sindaco Alessio Biagioli li ha ringraziati per questa testimonianza: “il nostro obiettivo, quando decidiamo di dare un contributo ai viaggi della memoria è proprio questo, non solo far fare a voi un’esperienza, ma soprattutto farvi trovare il modo per raccontarlo e tramandarlo agli altri. È questo il nostro investimento su di voi, è il seme che gettiamo per il futuro”.
Fonte: Comune di Calenzano - Ufficio Stampa
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