
La discussione sulla sanità livornese ancora una volta torna ad essere un elemento dove le forze politiche presenti in consiglio parteggiano per una discussione sul famoso ospedale nuovo si, ospedale nuovo no, senza sapere dove, visto che ormai ipotesi di Montenero è tramontata. Come forza politica ribadiamo che c'è necessita di un nuovo presidio ospedaliero ma ancora una volta diciamo con forza che prima del "contenitore" serve un radicale ripensamento del "contenuto".
Da una parte prendiamo atto delle parole del sindacalista Ferrucci del FIALS, dall'altra la discussione del consiglio comunale deve aprire una chiara riflessione rispetto a quanto annunciato in questi giorni dall'attuale Governatore Rossi che vuol ridurre le AUSL da 13 a 3 perchè in questo quadro cambia anche l'ottica della sanità livornese.
Vogliamo aprire una riflessione con l'area pisana nella prospettiva del nuovo Cisanello e far si che a Livorno e nel resto degli ospedali della provincia, pronto soccorso, neonatologia, diagnostica e cure post interventi siano all'avanguardia? Nello stesso tempo si incentri la chirurgia su interventi non complessi perchè quelli più complessi, come già spesso succede da anni i livornesi scelgono altre strutture guarda caso in primis Pisa poi Firenze e Siena, basta vedere i costi di compensazione da AUSL 6 verso le altre AUSL.
In questa ottica serve quindi una nuova piastra organizzata secondo il modello per intensità di cura, rispolverando il vecchio progetto Mariotti e della stessa organizzazione in rete anche gli ospedali periferici, di primo livello, devono far parte, senza però, con i demansionamenti, rappresentare rischi per la salute.
Stavolta senza sognare sulle cifre riguardanti gli immobili, come avvenne con il percorso riguardante il nuovo ospedale di Montenero, a cui eravamo sempre critici, se fosse stato eletto Marco Ruggeri, nel quadro attuale dei tagli alle regioni del presidente del Consiglio Renzi, nonchè segretario del PD, e nell'incertezza del project financing, tale operazione sarebbe passata per forza di cose in subordine.
Infine partendo da cose che sentono e toccano direttamente i cittadini, come il nuovo distretto socio sanitario dei quartieri nord, a che punto è il percorso di realizzazione e come pensiamo di sopperire alla situazioni strutturali che si presentano sulle RSA Pascoli e Villa Serena ?
A nostro avviso questi sono i primi interrogativi che non possono più essere tralasciati nelle scelte della sanità locale assieme alle priorità quali liste di attesa ed efficienza del pronto soccorso.
Appare quindi chiaro che non dobbiamo soffrire di provincialismo, fatto questo da tempo da noi affermato, visto che di sanità in rete si parla dai primi tempi del precedente assessore Scaramuccia, ma serve aprire una prima, iniziale riflessione su questa ipotesi di sviluppo organizzativo e di governo della sanità Toscana, con la riduzione delle AUSL, che sotto molti aspetti ci vede a favore.
Dobbiamo prendere atto dei tagli alle risorse operate dai governi e le conseguenti azioni di riordino per farvi fronte, vedi tagli ai servizi e ai posti letto rischio di chiusura dei piccoli ospedali, alcuni necessariamente da difendere, altri da ripensare radicalmente, affinchè non siano un rischio per la salute, e l'introduzione di pesanti e discutibili ticket. Anzi: proprio sui piccoli ospedali c'è bisogno di un atto di coraggio politico: non siano luoghi di pericolo ma, se necessari, potenziati, se non necessari, riorganizzarli.
Ricordiamoci anche che il Servizio Sanitario Toscano occupa circa 30.000 persone, contando i contratti a tempo indeterminato, e tralasciando il sommerso dei contratti atipici. Preso atto che non è possibile operare nessun tipo di concorrenza con le facoltà sul piano dell’eccellenza sanitaria e che l’area vasta è già da tempo un’ entità giuridica organizzativa e per questo i Forum Salute e Ambiente/Territorio della Federazione Livornese di Sinistra Ecologia Libertà propongono di aprire una prima riflessione molto attenta su tutti questi temi, tenendo di conto di dei numerosi parametri e di tutti gli attori coinvolti.
Fonte: Sinistra Ecologia Libertà Federazione Provinciale di Livorno
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