Comune e Anas condannati per un guardrail non a norma in via Carraia: 300mila euro per la famiglia di un giovane di Castelfiorentino che perse la vita

Il Comune di Empoli e Anas sono stati condannati per un guardrail fuorilegge che ha visto coinvolto una automobile, una Lancia Ypsilon, finita in una scarpata e capovoltasi su un tino di cemento. All'interno 3 giovani, uno di loro a 18 anni, morì. Sono trascorsi 11 anni dal quel botto tremendo, il 5 marzo 2003, in via Carraia e adesso il tribunale di Firenze ha condannato il Comune e l'Anas a risarcire la famiglia di Andrea Aviatori, vittima di Castelfiorentino. Una cifra pari a 300mila euro motivata "per assoluta carenza di prevenzione e sicurezza nell'installazione e manutenzione del guardrail". La notizia trova spazio nella edizione odierna del Tirreno di Empoli.

Parte della responsabilità è stata attribuita anche ai proprietari dei tini di cemento "per aver posizionato pericolosi manufatti nell’area di rispetto delle aree extraurbane”.

Ma l'azienda proprietaria dei tini non ci sta e la sentenza è stata impugnata con la presentazione dell'appello in tribunale per annullare la responsabilità stimata al 10%.

 

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