
Avrebbero 'gonfiato' i bilanci dell'Asl 3 di Pistoia per apparire più virtuosi' e nascondere le perdite. È questa l'accusa da cui si devono difendere l'attuale dipendente dell'Asl 11 Alessandro Scarafuggi, direttore generale dell'Asl 3 dal 2007 al 2012, e Stefano Simonetti, responsabile amministrativo durante il solito periodo nell'azienda sanitaria pistoiese.
I due, indagati per falsità ideologica in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, avrebbero ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini e, secondo quanto si apprende dall'edizione odierna del quotidiano 'Il Tirreno', avrebbero chiesto attraverso i loro legali di essere ascoltati per chiarire le loro rispettive posizioni.
L'inchiesta, iniziata nel 2012, non riguarderebbe quindi un 'buco' nel bilancio, ma una sottovalutazione dei costi. A carico di Alessandro Scarafuggi, però, ci sarebbe anche in corso il processo riguardante il buco di bilancio dell'Asl di Massa, di cui era direttore dal 2002 al 2007.
Entrando nel dettaglio sull'inchiesta pistoiese, la procura si è soffermata sui bilanci del 2009 e del 2010, in cui, secondo l'accusa, sarebbero state nascoste perdite fino a 50 milioni di euro 'modificando' le voci di bilancio per massimizzare i guadagni e ridurre i costi.
Un escamotage che mostrava una realtà ben diversa da quella reale: secondo i rilevamenti per quanto riguarda il bilancio 2009 sarebbero stati nascosti 5.444.017 euro di rosso (su un passivo di circa 89 milioni); per il 2010 le perdite nascoste sarebbero stati di circa 8 milioni. Ma l'accusa contesta anche la mancata rettifica di poste contabili per un valore di 17 milioni per il 2009 e 16 per il 2010, che falsavano in maniera ancora più significativa il bilancio.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro