Competitività, le norme di sostegno ad imprese. Beneficiari start-up, imprenditoria giovanile e le cooperative

Il periodo di sostegno alle start-up giovanili, le nuove aziende i cui titolari non superino la soglia dei quaranta anni, viene stabilito in 24 mesi, viene confermato il sostegno all’imprenditoria femminile e si prevedono forme di sostegno per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità o espulsi dai processi produttivi che, utilizzando parte del Tfr, decidano di dare vita a imprese cooperative. Sono i tre punti cardine della proposta di legge che detta le norme in materia di competitività, che è stata illustrata nella seduta della commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd).

“Si tratta di un provvedimento molto importante”, ha commentato la presidente Pugnalini, “che rappresenta un serio e concreto impegno per favorire l’imprenditorialità e un’opportunità di occupazione in un momento di grave crisi economica. Per questo la commissione cercherà di stringere i tempi dell’iter della legge. Procederemo speditamente alle consultazioni con le categorie economiche e sociali, così da affrontare l’analisi e l’approvazione della normativa in tempi celeri”.

La proposta di legge, come hanno spiegato i dirigenti della Giunta regionale, aggiusta gli elementi di semplificazione, standardizza le procedure e si configura come un primo assorbimento della legge regionale sul sostegno alla creazione di impresa nella legge 35 sulla competitività per poi andare alla definizione di un Testo unico sui finanziamenti a sostegno delle imprese. Tre, sostanzialmente, gli strumenti di aiuto messi in campo: il microcredito per la creazione di impresa, i vaucher per l’accesso ai servizi e le garanzie bancarie. Nel caso di imprese innovative, che richiedono maggiori investimenti iniziali, il microcredito è sostituito dal credito agevolato. Infine, accanto agli incubatori d’impresa e al trasferimento tecnologico alle imprese, l’articolato prevede il recupero di edifici pubblici per l’insediamento di nuove imprese.

Il vicepresidente della commissione, Nicola Nascosti (Forza Italia), si è detto d’accordo con il percorso individuato dalla presidente Pugnalini. “E’ un provvedimento condivisibile, ma bisognerà chiarire come mai non sono più previsti gli aiuti alle imprese cosiddette a chilometro zero e le detrazioni Irap per le imprese che procedano alla ricapitalizzazione con risorse proprie. Inoltre, chiedo che si faccia un’attenta verifica sulla disponibilità delle banche a fare la loro parte, perché mi risulta che anche a fronte di garanzie concesse da Fidi Toscana, il mondo bancario non concede finanziamenti, nemmeno quando si tratta di importi piuttosto contenuti”.

Fonte: Regione Toscana

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina