Sindaci allo specchio, parla Arianna Cecchini: "Lavoro e patto di stabilità i problemi più grandi del primo cittadino"

Arianna Cecchini

Arianna Cecchini è il sindaco di Capannoli. Da tempo è legata alla macchina comunale: dal 1997 lavora per la pubblica amministrazione, per 5 anni ha fatto il consigliere con delega all'informazione e comunicazione, per altri 5 l'assessore agli affari generali. Eletta a maggio 2014 con più del 71% dei voti con la lista di centrosinistra, il sindaco 40enne è al primo mandato.

Sindaco Cecchini, è al primo mandato: come si trova da sindaco? Quali sono i problemi principali che sta vedendo in questi primi mesi?

Mi sto trovando bene, lavoravo in comune precedentemente e conosco la macchina comunale in ogni punto, al posto che non conoscerla affatto. Vedo che quel che chiedono i cittadini è lavoro, su 10 persone più della metà ha problemi. Il comune non ha competenze né le risorse per risolvere questi problemi. Solitamente li indirizzo verso il progetto Giovanisì, il volontariato, il servizio civile, ecc.

Mancano le risposte e le soluzioni definitive, questa è la cosa più mortificante. L'altra questione è che molto spesso abbiamo risorse in cassa per fare attività e non possiamo spenderle: parlo del patto di stabilità. Ad esempio abbiamo tre tratti di fognatura da fare, con i progetti già pronti, ma non ci sono risorse da investire.

A proposito dei lavori pubblici, quali sono gli interventi in cantiere?

Fino ad ora abbiamo posto l'attenzione sulle manutenzioni ordinarie, come il taglio dell'erba, la pulizia strade, la manutenzione delle strade vicinali e poderali. Riguardo a questo stiamo puntando alla collaborazione con i cittadini per la pulizia delle terre. È successo di dover richiamare anche i recidivi che non puliscono. Se teniamo il territorio pulito, possiamo evitare le grandi tragedie legate al maltempo.

Il prossimo progetto più importante?

A breve è prevista la ristrutturazione del teatro comunale grazie a un cofinanziamento regionale, già previsto dall'amministrazione precedente. E siamo grati a questo contributo proprio perché grazie a questo investimento possiamo spendere di più, secondo le logiche dei patti di stabilità. Dal 2015 attiveremo la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta.

Qual'è la sua opinione sull'Unione Valdera?

A livello di unione oggi stiamo attivando un tavolo per le strategie comuni. Nell'Unione qualche criticità c’è e come potrebbe essere altrimenti? Qualsiasi esperienza nuova va modificata, va aggiustato il tiro. C'è da considerare anche i nuovi obiettivi legati alle nuove amministrazioni che sono subentrate. Si è aperto un confronto, molti comuni come il mio sono convinti che da soli si fa ben poco, ci sono dei vincoli normativi che abbiamo che non ci permettono di far gestire servizi.

C'è da dire anche che se si sta nell’Unione bisogna essere costruttivi. Non si sta dentro per criticare quel che è stato. Bisogna capire le criticità, e ripartire in maniera propositiva.

Soluizioni costruttive e ottimali. Far ripartire meglio di prima. L’unione si impegna Al di là di crespina e santa maria a monte, critica ma anche costruttiva. Ex sindaco cascuiana, altra parte politica, ma ha remato a favore dell’unione. Non si identifica con un partito, ma deve andare oltre.

Per quanto riguarda la Provincia, da poco rinnovata?

La nuova Provincia dovrà servire a sapere dove vanno effettuate le modifiche e come sarà fatto, se sarà fatto, il suo smantellamento. Per i sindaci c'è da considerare che c'è un doppio lavoro, un surplus, ma penso che la vicinanza dei cittadini ai sindaci possa aiutare la provincia in questo passaggio. Penso poi che Filippeschi sia una persona che può dirigere benissimo la provincia. Parlo di dirigere con i fatti.

Come si immaginava il cambiamento delle province? Le polemiche su questi enti erano fondate?

Certo, c'è il sentore che non servono più a nulla, ma oggettivamente la Provincia di Pisa è andata molto più avanti, si è sempre distinta per competenze, penso al lavoro. Non si può dire che non funzionava. Sono d'accordo sulla riforma, non so se questa è la riforma ottimale, è un appesantimento per i sindaci.

La sfida principale è creare un'area vasta: vediamo se da questa riforma riusciamo a creare quest'area che risponda ai bisogni dei cittadini. Considerando il taglio dei trasferimenti dallo stato, sempre di più, ogni anno è taglio continuo.

Qual'è il vostro rapporto con il territorio?

Capannoli è un comune più facile per la superficie piccola, e una sola frazione, quella di Santo Pietro Belvedere. Fin dall'insediamento ho detto a consiglieri (con deleghe) e assessori: "Stiamo e state tra la gente, in paese, cerchiamo di capire cosa non va, non ci sottraiamo al confronto". È fondamentale il rapporto quotidiano con i cittadini, al di là dei forum.

Questione tassazione

Le dico solo che abbiamo messo la Tasi solo sulle prima casa (quindi non riferita agli inquilini), progressiva dal 2,3 al 3,3 per mille, in base a rendita catastale. C'è una detrazione di 50 euro fissa ma progressiva in base alla tasi applicata. Per gli edifici classificati A1, A8 e A9 l'aliquota Imu è al massimo, del 6 per mille, per il resto siamo rimasti con le quote dello scorso anno.

Elia Billero

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