Per i Vincanto un laboratorio sui canti di lavoro a Milano

I Vincanto

I Vincanto fanno le valige e partono per Milano, dove sabato 3 ottobre realizzeranno un laboratorio presso lo storico circolo Arci  "La Scighera" nell'ambito della festa per il decennale del sito internet ildeposito.org.

Il deposito è un portale che ospita un archivio dedicato ai canti di protesta politica e sociale e che è ormai uno strumento indispensabile per la conoscenza e lo studio di questi repertori (parola di Giovanna Marini che ha più volte affermato pubblicamemente che i due curatori Roberta Mella e Sergio Durzu sono dei “benefattori dell'umanità”).

Il laboratorio, dal titolo “Sora Padrona Buongiorno a lei”, sarà incentrato su alcuni canti di lavoro, sul lavoro e del lavoro, provenienti dalla Maremma, l'Amiata e l'aretino (per iscrizioni scrivere a info@ildeposito.org) e oltre alla parte pratica di canto corale comprenderà spiegazioni e ascolti approfonditi a tema.

Il trio sanminiatese, attivo dal 2003 e composto da Ilaria Savini alla voce, Simone Faraoni alla fisarmonica e Alessandro Cei alla chitarra, negli anni ha affiancato alla sua attività concertistica e di ricerca una intensa attività didattica rivolta a bambini della scuola primaria, ragazzi delle scuole superiori e gruppi di adulti, con lo scopo di avvicinare sempre più persone alla musica di tradizione orale italiana, facendola conoscere e mostrandone anche la complessità.

Proprio nell'ambito della didattica i Vincanto hanno da poco ottenuto un importantissimo riconoscimento, avendo l'onore di vedere la classe V A delle scuole Carducci di Santa Croce, alla quale il gruppo aveva tenuto un laboratorio sui canti popolari italiani e dei paesi di provenienza  di alcuni degli alunni, invitata ad esibirsi alla cerimonia di apertura dell'anno scolastico corrente al Quirinale, lo scorso 22 Settembre. I bambini, accompagnati dal maestro Simone Faraoni alla fisarmonica e dall'orchestra del Conservatorio di Roma, si sono esibiti in diretta nazionale dopo il discorso del presidente Napolitano, cantando un piccolo medley che raccoglieva un brano congolese, uno pachistano e uno in lingua  Arberesche (una sorta di antico albanese), raccolto  in  Molise nel 1954 da Diego Carpitella, che testimonia come gli spostamenti da una sponda all'altra del Mediterraneo e le contaminazioni fra diverse comunità (per fortuna) ci siano sempre stati.

Fonte: Ufficio Stampa

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