Corrado Guidi è il sindaco di Bientina dal 2007. È l'ultimo rimasto ad aver visto la nascita dell'Unione dei Comuni, ad aver affrontato di petto la crisi finanziaria, che si è ripercossa pesantemente sulle amministrazioni pubbliche. È uno dei pochi ad aver avuto la riconferma nel 2012, guidando la lista civica 'Uniti per Bientina', con un margine larghissimo, quasi l'82%.
A lui abbiamo chiesto i motivi per cui Bientina è considerata 'un'isola felice' nella Valdera, tanto da essere stata eletta al 77 posto tra le città italiane per la qualità della vita, la più alta tra quelle della provincia di Pisa.
Sindaco Guidi, lei è stato rieletto due anni fa con un numero di voti pazzeschi. Cos'è che la rende così benvoluta in paese?
Io sono prima di tutto un cittadino di Bientina, nato qui, e anche con una figlia che studia alle scuole del comune. La prima cosa necessaria è la disponibilità all’ascolto. Io ricevo sempre, ricevo anche su marciapiede. Il mio ufficio riceve 5 giorni su 5, e c'è anche un canale diretto sul sito del Comune per poter chiedere dubbi e commentare i progetti del comune.
E poi c'è bisogno di un'altra cosa: la sincerità di dire anche qualche no. L'onestà è indispensabile, se qualcuno mi viene a chiedere "Quando farà il marciapiede?" rispondo sinceramente. Se è no, rispondo no. Non voglio entrare poi in un bar e abbassare la testa per una promessa non mantenuta.
Quali sono gli interventi pubblici fatti in questo secondo mandato? Lei ha anche vissuto in pieno il declino della crisi finanziaria...
Abbiamo avuto un calo nei finanziamenti, nel 2006 eravamo a quota 2 milione di euro per gli investimenti pubblici, adesso siamo a 150mila euro. Ad ogni modo abbiamo inaugurato una scuola materna nuova, abbiamo partecipato a un finanziamento di 1 milione e 800mila euro per restaurare un palazzo dell'arcivescovado, dal quale abbiamo creato 5 appartamenti come allloggi popolari, poi abbiamo rifatto vari marciapiedi.
La scuola è un punto molto importante della sua azione di governo.
Ci tengo a dire che una buca o un lampione prima o poi si riparano, un investimento su un bambino è un processo irripetibile. Mi preme dire che abbiamo aderito al progetto regionale delle sezioni pegaso. Per le scuole primarie abbiamo tolto le liste d’attesa. Non trascuriamo nemmeno la terza età, con le vacanze anziani.
Tutti sono cittadini di Bientina. Ripeto, tutti sono cittadini. Anche coloro che stanno bene. Ma certamente il Comune deve fornire le risorse anche a chi rimane indietro.
Mi ha incuriosito il buono spesa salute, di cosa si tratta?
È una specie di mutua comunale, chi ha bisogno di una visita con uno specialista potrà usufruire di un buono sconto di massimo 100 euro erogato dal comune in base all’Isee. Si arriva fino a un massimo di 15.000 euro di Isee, e lì il comune paga il 20% della prestazione. Sotto i 5.000 euro si arriva al 65%. paga sconto e il resto lo paga il comune. Un dato è fondamentale da considerare: l'11,5% della popolazione nel 2011 non si curava per mancanza di risorse.
Penso Bientina come una 'casa della salute'. Il comune si è fatto carico di sponsorizzare il calcio giovanile. Anche l'aggregazione oggi porta comunque benessere.
Che ne pensa oggi dell'Unione dei Comuni, lei che c'era fin dall'inizio?
Allì’inizio molto scettico. Una volta che abbiamo strappato le autonomie tariffarie, quando le cose si sono messe a posto, sono diventato un unionista convinto.
E riguardo a tutte le polemiche?
Chi ci vuole stare venga, ma chi non ci vuole stare è libero di non rimanere. È meglio essere pochi ma convinti.
Per quanto riguarda le polemiche uscite sui quotidiani degli ultimi giorni sulle tariffe Tasi diverse?
A chi danno noia le tariffe diverse? La devo cambiare in nome di chi? Ogni comune ha un punto di forza e di debolezza. Ad esempio, stare a bientina rispetto a un altro comune porta un risparmio alle famiglie tra i 600 e gli 800 euro. Ma abbiamo altri punti di debolezza per cui in certi casi è meglio vivere altrove.
E allora l'Unione in cosa deve accomunare le amministrazioni che ne fanno parte?
L'Unione va cercata nell’accesso ai servizi, si deve avere accesso ai servizi basilari a Lajatico come a Pontedera. Questa è l’unione. È normale che ci possa essere ad esempio una proporzione di fondi versati nell'Unione per certi temi.
Progetti in cantiere nel suo comune?
La costruzione di due nuovi fontanelli, il restauro della fontana del paese, una nuova scuola elementare nella frazione di Quattro Strade con contratto di disponibilità, ovvero il finanziamento dai privati. Sono favorevole a questa scelta che nacque con il governo Monti perché dà modo di avere degli investimenti istantanei, pagheremo con affitto.
Il progetto più ambizioso è far arrivare finanziamenti su villa Pacini Battaglia. Quello che abbiamo pensato è di fare al piano terra un caffé letterario, al primo piano la sede della nuova biblioteca, e nella mansarda una ludoteca culturale, un posto dove i ragazzi possono fare attività, vedere film, ecc.
Quali sono allora i problemi di fare il sindaco?
Su 10 volte che ho maledetto il mio ruolo, 9 volte è stata per colpa dello stato. So già che tra qualche anno il sindaco lo farà chi avrà interesse, chi ha passione non ci verrà. Ma chi verrebbe a perdere nottate intere per far quadrare il bilancio comunale?
Qual'è la sua idea di 'sociale', dato che state facendo moltissime azioni per migliorare le condizioni di benessere e di salute degli abitanti di Bientina?
Sociale non è capire chi viene a chiedere ma capire chi verrà a chiedere. E poi abbiamo in azione anche altri interventi come Comune. Le faccio un esempio: abbiamo un progetto alimentare famiglie in difficoltà. Era in gestione alla parrocchia e alla Caritas. Ma in un mondo normale ai poveri ci dovrebbe pensare lo stato. Quindi abbiamo preso in mano il progetto, in collaborazione con caritas, funziona benissimo. Abbiamo i pacchi alimentari, che distribuiamo in base a dei certificati. Così si intercettano i bisogni.
Abbiamo aperto un conto per il Burkina Faso, finanziato delle cisterne per quelle popolazioni, siamo in contatto con delle tendopoli saharawi. Non siamo dei benefattori, siamo dei solidali. E’ un altro mondo.
Elia Billero