Il patron di Zim Europa a Palazzo Rosciano. Il presidente dell’Authority, Gallanti: "Segno di rinnovata attenzione"

Un momento dell'incontro

Nel giorno dell’atteso ritorno di Zim a Livorno, il n.1 in Europa della compagnia di Haifa, Saar Dotan, ha incontrato a Palazzo Rosciano il presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti.

L’incontro, che ha preceduto di poche ore l’attracco in Darsena Toscana della Zim Monaco - evento clou che sarà salutato da una cerimonia alla presenza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - ha permesso ai rappresentanti dell’armatore israeliano e ai vertici dell’Autorità Portuale di fare il punto della situazione sulle prospettive di sviluppo dello scalo labronico.

I dragaggi, con in testa l’approfondimento dei fondali del Molo Italia e dell’imboccatura Sud; l’allargamento del canale di accesso, con l’intervento di interramento dei tubi dell’Eni (opera che andrà avanti a prescindere dalle incertezze sul futuro della raffineria di Stagno), la Piattaforma Europa e il raccordo ferroviario tra la Darsena Toscana e la linea ferroviaria nazionale, sono stati tra i temi al centro della riunione.

Gallanti, che ha parlato del ritorno di Zim come di un segnale di rinnovata attenzione da parte dei big operator verso il porto livornese, ha messo l’accento sull’importanza del nuovo servizio Mes (Mediterranean Us East Coast) che la compagnia israeliana svolgerà in joint con Hapag Lloyd e che andrà ad incrementare i rapporti commerciali tra il porto della città dei Quattro Mori e gli Stati Uniti: «Livorno is back on the map – ha detto il numero uno dello scalo labronico -, la rinnovata collaborazione con la Zim rafforza il nostro porto, che torna così ad essere uno dei punti di riferimento per i traffici destinati ai mercati americani. Ora possiamo guardare al futuro con una maggiore fiducia, molto abbiamo fatto e molto c’è ancora da fare per tornare ad essere veramente competitivi».

Saar Dotan, che si è presentato a Palazzo Rosciano assieme al direttore generale di Zim Italia, Gal Sacham, al port captain di Zim Europa, Elio Stefanini, al presidente e al responsabile a Livorno dell’agenzia Medov, rispettivamente Giulio Schenone e Stefano Salvestrini, ha ammesso di aver apprezzato gli sforzi che dal 2011 in poi l’Autorità Portuale ha sostenuto per rilanciare il porto sul mercato internazionale, ma ha anche sottolineato che diverse sono le criticità di cui soffre ancora oggi lo scalo, a cominciare dalle restrizioni per l’accesso al porto industriale e ai costi dei servizi tecnico nautici: «Oggi siamo qui grazie all’accordo con Hapag Lloyd – ha detto -, auspichiamo che la situazione a Livorno continui  a migliorare».

Tra poco, dunque, la Zim Monaco si affaccerà in Darsena Toscna, il mercoledì successivo toccherà alla Zim Texas, poi alla Zim Tarragona e alla Zim Luanda. Le containership, tutte di media grandezza (circa 4000 teu), operano nel servizio Mes e scaleranno nell’ordine Valencia, Tarragona, Livorno, Pireo, Haifa, Livorno, Genova, Barcellona, Tarragona, Valencia, New York, Norfolk, Savannah, e di nuovo Valencia.

Rossi a Livorno: "Mi auguro che il ritorno della Zim sia l'inizio di una svolta per il porto"

"Mi auguro che il ritorno della compagnia Zim, ma anche tutti i lavori che stiamo realizzando nell'area, rappresentino l'inizio di una svolta per il porto di Livorno. Noi ci crediamo e ci siamo: siamo avviati lungo una strada positiva e possiamo vantare fatti concreti. Livorno ha fame di lavoro , i suoi cittadini attendono risposte e sono convinto che ci siano tutte le potenzialità per ragguingere questo obiettivo".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha salutato con queste parole il ritorno, dopo quasi quattro anni di assenza, della Zim, la compagnia marittima che ha fatto attraccare oggi la prima di una lunga serie di portacontainer, la nave Zim Monaco, salutando i presenti con un significativo "Livorno, we are back", Livorno siamo tornati.

Ma il presidente Rossi ha voluto sottolineare anche gli "evidenti segnali di ripresa e di sviluppo rappresentati dai lavori di escavo, di illuminazione del canale di accesso e di realizzazione di una vera e propria stazione ferroviaria all'interno del porto che permetterà a Livorno di essere l'unico porto italiano senza rottura di carico, cioè con i container direttamente avviati sulla rete ferroviaria, il che rappresenterà un indubbio vantaggio competitivo sui concorrenti".

A questo proposito, dopo aver ringraziato l'amministratore delegato di ferrovie Michele Elia, presente alla cerimonia, si è augurato che entro il gennaio del prossimo anno lo scalo ferroviario possa essere operativo con puntualità rispetto ai programmi".

"Sono convinto – ha precisato il presidente della Regione – che Livorno possa farcela a migliorare la sua posizione nella portualità italiana, mediterranea ed europea. La Regione ci ha creduto e ci crede, ma adesso serve che anche il Governo faccia la sua parte per consentire gli interventi sulla Darsena Europa e renderla in grado di accogliere le grandi navi portcontainer".

Rossi ha aggiunto che i finanziamenti statali sull'area fiorentina devono trovare un'analoga attenzione per la costa toscana a partire dall'aeroporto di Pisa e dal porto di Livorno anche perchè un'integrazione tra questi due scali può far diventare il porto labronico la base di partenza delle grandi navi da crociera.

Fonte: Ufficio Stampa

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