
Il ferrotranviario è un treno che l'Italia non può perdere: questo in sostanza è quanto emerge al termine della fiera InnoTrans di Berlino, che ha visto protagonista molte aziende italiane e pistoiesi in particolare. A lanciare questo messaggio è Stefano Campanella, presidente della categoria metalmeccanica di Confartigianato e titolare insieme alla sua famiglia della Campanella srl – azienda che da decenni lavora nel settore della carpenteria per il ferrotranviario. La soddisfazione al termine della quattro giorni di fiera è tanta, soprattutto per quanto riguarda la possibilità per le aziende italiane di creare nuovi contatti e costruire una solida rete commerciale con il resto del mondo. Quella di Berlino infatti è una fiera biennale che coinvolge aziende leader a livello mondiale.
Folta e ben strutturata anche la presenza pistoiese, con le aziende del DITECFER (Distretto Tecnologico Ferroviario) riunite sotto lo stand messo a disposizione da Camera di Commercio di Pistoia e Toscana Promozione: “Devo dire – racconta Campanella – che l'organizzazione della fiera e in particolare la strutturazione della presenza pistoiese è ben predisposta, grazie soprattutto allo stand messo in piedi dalla Camera di Commercio, che quest'anno ha trovato sicuramente lo strumento giusto per una fiera come questa; l'elemento centrale – prosegue – è stato quello di raggruppare tra loro aziende medio piccole, che in questo modo hanno potuto dire la loro anche rispetto ai giganti del settore”.
Protagonista di InnoTrans, come prevedibile, è stato l'ultimo nato in casa AnsaldoBreda. Si tratta del nuovo ETR1000, un treno rivoluzionario capace di viaggiare da Milano a Roma in meno di tre ore. Un prodotto italiano, che ha stupito tutti, ed è proprio sull'italianità come valore aggiunto che una seria politica industriale dovrebbe puntare per il rilancio complessivo del settore: “I treni italiani hanno riscosso un sacco di successo – spiega Campanella – perché a livello di know-how, di design e di qualità del lavoro non siamo dietro a nessuno in Europa e nel mondo; tutto ciò – continua – è dimostrato dal fatto che un'azienda sia pur in difficoltà come AnsaldoBreda è riuscita ha costruire un prodotto superiore agli altri”. E allora cosa manca al settore per decollare in maniera definitiva? “Il problema – spiega Campanella – è che in Italia viene considerato marginale un settore (quello ferrotranviario) che in altre parti del mondo è centrale ormai da molto tempo, come dimostra appunto il successo di Innostrans; tuttavia è chiaro che il ferrotranviario non può prescindere da una politica industriale a livello di Governo nazionale che riconosca questo settore come strategico, dato che la mobilità del futuro si muoverà su rotaia”.
Fonte: Confartigianato Pistoia - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Pistoia
<< Indietro