Scarichi anomali e rifiuti abbandonati nel canale Navareccia. Si ipotizza uno sversamento abusivo con autobotte

Nei giorni scorsi il Dipartimento ARPAT di Lucca ha trasmesso ai vari enti interessati gli esiti degli accertamenti svolti a partire da metà agosto nel bientinese.

Gli accertamenti sono stati svolti a seguito della segnalazione fatta il 14 e 15 agosto scorso da parte della Polizia Municipale di Altopascio, di uno scarico con abbondante schiuma e intenso odore di fognatura, nel canale Navareccia, sulla via Bientinese.

Negli stessi giorni e poi il 28 agosto, tecnici dell'Agenzia hanno effettuato dei sopralluoghi, prelevando anche alcuni campioni di acqua superficiale nei canali della zona.

Nell’area dove si è verificato lo scarico non risultano esservi particolari attività industriali o artigianali, alle quali si possa ricondurre l’evento, anche le abitazioni civili sono poche e sparse nell’area di bonifica del Bientina.

L’unica presenza rilevata è l’impianto di depurazione di Altopascio. La scelta dei punti di campionamento è stata quindi predisposta risalendo il decorso delle acque per individuare il punto di partenza e capire se poteva coincidere con l’impianto di depurazione o altro.

Si evince, in generale, una qualità delle acque superficiali decisamente scadente, con molti valori elevati rispetto ai limiti “indicativi” riportati e riferiti agli scarichi in acque superficiali1 ed alla vita pesci ciprinidi2.

 

In particolare il ferro, così come il manganese, nel Comune di Altopascio hanno già evidenziato in altre aree valori anomali, anche se non a questi livelli. Il resto dei valori ottenuti esclude quale fonte l’impianto di depurazione di Altopascio ed evidenzia una forte criticità dal canale laterale che convoglia le acque nel Navareccia solo a seguito dell’apertura delle turbine.

La rete idrica della zona indagata presenta una situazione ambientale scadente, a causa del ristagno e ridotto ricambio delle acque. Dalle analisi si rileva uno stato particolarmente critico di due tratti del canale corrispondente ai punti di campionamento 2, 4 e 5 che convogliano le acque alla idrovora ed al canale Navareccia. Tale situazione si ritiene, per il momento, si possa ricondurre ad uno sversamento abusivo di rifiuti liquidi da autobotte, non esclusivamente attribuibili ad acque reflue domestiche.

 

La situazione del Bientinese riscontrata da Arpat

La situazione del Bientinese riscontrata da Arpat

Nel corso dei suddetti controlli sono poi emerse nella zona ulteriori criticità, dovute alla presenza - mai prima segnalata all'Agenzia - diffusa di cumuli abbandonati di rifiuti da demolizione, rifiuti misti comprendenti anche televisori (RAEE) e di lastre di cemento amianto (eternit), che evidenziano lo stato di degrado di tutta l’area.

 

In particolare sono stati individuati i seguenti punti:

punto 1 - Comune di Castelfranco di Sotto a circa 20 m a sud dell'idrovora di loc. alla Turbina, un cumulo di alcuni metri cubi di rifiuti misti (detrititi, rifiuti elettronici, sacchi immondia, cartoni ecc.);
punto 2 - Comune di Castelfranco di Sotto, in prossimità dell'incrocio con una strada laterale proveniente da loc. Borgovalle, situato a est della via Bientinese, sia lungo la strada che dentro il fossato rifiuti misti comprendenti anche televisori;
punto 3 - Comune di Bientina, cumulo situato a circa 100 m a nord della strada sterrata che da Ponte Gini, risalendo il canale della Navareccia, costituito da rifiuti da demolizione (visibile peraltro anche dalle immagini di Google Earth);
punto 4 - Comune di Bientina, circa 400 m a nord di Ponte Gini al lato della strada sterrata che in direzione Nord riconduce alla strada Comunale della Stradone, un cumulo di lastre di cemento amianto (15-20 lastre);
punti 5 e 6 Comune di Altopascio, all’interno del canale della Bonifica situato a monte della idrovora sono presenti televisori, video, rifiuti elettrici.
Per questo il Dipartimento ARPAT di Lucca ha chiesto alle diverse amministrazioni comunali interessate di procedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati in area pubblica3 . ed alle forze di polizia presenti sul territorio di intensificare la vigilanza al fine di evitare ulteriori illeciti.

Infatti, siccome l'area in questione è piuttosto periferica rispetto ai centri abitati ed ai diversi comuni interessati, senza un'attenzione particolare è probabilmente destinata a degradarsi ulteriormente, con le conseguenti problematiche ambientali.

Fonte: Arpat

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