
Era il 17 maggio scorso quando con una cerimonia senza gli interventi di sindaco e giunta nel rispetto del silenzio istituzionale del periodo elettorale, al Palazzo Pretorio di Campiglia Marittima alla Presentazione dei lavori di inventariazione dell'archivio Storico di Campiglia M.ma.
“Non è nel modo di operare della Fondazione erogare contributi che poi non accompagnino la conclusione dei progetti – aveva detto Luciano Barsotti, Presidente della Fondazione Livorno – pertanto faremo il possibile per continuare a sostenere questo importante progetto. Sotto l’occhio vigile della Soprintendenza, sono proprio le comunità locali, a dover resistere, essere coese tra di loro e lottare affinché le varie “spending rewiew” non impediscano la tutela e la fruizione dei beni che sono la radice stessa della memoria e della storia delle comunità”.
A distanza di poche settimane era arrivata al Comune di Campiglia la conferma che l’amministrazione comunale potrà contare su un contributo di 10.000 euro della Fondazione Livorno, che saranno erogati a progetto concluso, per procedere nel lavoro di inventariazione e catalogazione dell’Archivio Storico. Il lavoro che si è concluso a maggio ha riguardato l'archivio storico preunitario composto da oltre 500 unità archivistiche e abbracciano un arco di tempo che va dal 1471 al 1865. La prossima fase del lavoro riguarderà altri i fondi archivistici della Compagnia della Madonna e dell’Ospedale di Maremma conservati nell’Archivio di Palazzo Pretorio.
Soddisfatto l’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi, che riconfermato nel suo ruolo dal sindaco Rossana Soffritti prosegue la valorizzazione del Palazzo Pretorio: “Il Pretorio – afferma - è uno dei poli culturali di maggior prestigio del comune di Campiglia, l’archivio rappresenta la fonte primaria da cui attingere le informazioni per la ricerca storica non solo su Campiglia, ma su un territorio che dalla Toscana si allarga in Italia, tanto è ricco il materiale disponibile, pertanto il proseguimento di questo lavoro ci permette di seguire una linea coerente di intervento nella valorizzazione dei beni culturali e a servizio degli studiosi, funzione che sta assolvendo anche il Museo Guarnieri, nella stessa sede, aperto dallo scorso ottobre ed oggi al centro dell’interesse di studiosi, artisti e pubblico generalista”.
Da segnalare a questo proposito che nei giorni scorsi la responsabile della Biblioteca dei Ragazzi che si occupa anche dell’apertura del Museo, ha guidato, tra le numerose visite quella del docente di tecniche d’incisione dell’Accademia di belle arti di Macerata, arrivato apposta per vedere le matrici delle xilografie del maestro Carlo Guarnieri.
Fonte: Comune di Campiglia Marittima - Ufficio Stampa
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