
“Si è discusso di una modalità di cassa integrazione che sia il più equa possibile e che coinvolga tutti noi lavoratori della Sammontana”. Ha commentato così l’incontro di questo pomeriggio, giovedì 25 settembre, alla sede di Confindustria a Firenze tra azienda e sindacati, Andrea Rufini della Rsu.
A partecipare all’incontro, delegati Rsu, la Camera del Lavoro Empolese Valdelsa, la Flai Cgil, la Fai Cisl e i rappresentanti dell’azienda.
L’ipotesi di cassa integrazione sarà domani messa in votazione all’assemblea dei lavoratori, che deciderà se accettare o meno la proposta discussa oggi.
Il modello di cui si è discusso sembra rientrare nella tipologia di ‘cassa integrazione a rotazione’. “Sarebbero previsti – ha spiegato Rufini – 22 giorni di cassa integrazione spalmati su tutti i 400 lavoratori dell’azienda per 13 settimane. Si è poi discusso di una fermata produttiva di due giorni a ottobre”.
“L’assemblea è sovrana – ha proseguito il delegato Rsu - Domani vedremo cosa deciderà. Certo è che se non venisse approvata questa ipotesi l’azienda applicherebbe unilateralmente le proprie regole di cassa integrazione, rischiando di agevolare solo una parte dei lavoratori”.
Ma la partita non si conclude con la cassa integrazione, visto che ci sarà ancora da discutere dei 60 esuberi annunciati dall’azienda nei giorni scorsi. “Faremo di tutto – ha concluso Rufini – per salvare tutti e non far mandare a casa nessuno di noi”. Un primo incontro per affrontare la spinosa questione esuberi si terrà lunedì 29 settembre.
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