
Continua la crisi dell'edilizia. In provincia di Pistoia si registra un calo degli occupati del 13%. L'unica luce arriva dal bonus per le ristrutturazioni e efficienza energetica.
La crisi continua a colpire duramente imprese e lavoratori del settore delle costruzioni. Imprese, che nella nostra provincia hanno registrato una decrescita dell' 1,6%; l'andamento peggiora sensibilmente se osserviamo le sole imprese artigiane che calano dell'1,9% . Quanto agli occupati del settore, nel periodo gennaio/luglio 2014 nella nostra provincia si registra una contrazione del 13% . A dimostrazione che il settore delle costruzioni risente ancora gli effetti negativi della recessione e del crollo della produzione.
Inoltre, le imprese del settore edile sono anche quelle che soffrono maggiormente la diminuzione dei finanziamenti bancari e la qualità del credito, che nello specifico settore, riscontrano tassi di interesse sui prestiti bancari intorno al 7,2% a fronte del 6,48% applicato al resto delle imprese.
“Nel complesso – denuncia Carmine Posillico, presidente di Confartigianato Costruzioni Pistoia - la situazione del settore rimane molto pesante. Non si vedono miglioramenti e le imprese si preparano ad affrontare un autunno peggiore rispetto a quello dello scorso anno”.
La crisi inoltre mantiene bloccato il mercato immobiliare e gli imprenditori sono stretti in una morsa fatta di scarso credito bancario e da tempi di pagamento sempre più lunghi.
Le aziende chiedono di puntare con decisione su misure che incentivino la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e privato. E' l'unica strada per evitare la chiusura delle imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro.
“Crediamo infatti – spiega Posillico - , che la boccata d'ossigeno per le nostre imprese, può arrivare dagli incentivi per le ristrutturazioni e il risparmio energetico. Da un rapporto Confartigianato, risulta che nei prossimi mesi tali interventi potrebbero avere un incremento del 22% rispetto allo scorso anno”.
Gli incentivi fiscali hanno già mostrato il loro effetto benefico sull'edilizia e il rapporto rivela, che nel 2012 le detrazioni che sono state utilizzate da 7.579.415 contribuenti italiani ammontano a 4.056 milioni di euro e hanno inciso per il 4,9% del valore aggiunto del settore costruzioni.
Inoltre, secondo una stima Cresme, si prevede che per ogni miliardo di euro impiegato in interventi di riqualificazione energetica si tutelano ben 15mila posti di lavoro. Pertanto, per quanto riguarda la Toscana che ha una quota di investimenti per la riqualificazione energetica degli edifici pari a 509 milioni di euro si garantirebbero circa 7000 posti di lavoro per il triennio 2014/2016.
Tutto ciò potrebbe tradursi in opportunità per le piccole e medie imprese delle costruzioni, a patto che il governo attraverso opportune misure, riesca ad infondere fiducia in ogni singolo cittadino riequilibrando il suo potere d'acquisto. Segnale concreto per una rinata speranza.
In prospettiva, un aiuto potrebbe arrivare anche dal programma di investimenti per l'edilizia scolastica indicato dal Governo nel Def 2015 che prevede interventi per 1.094 milioni nel biennio 2014-2015 e coinvolge 20.845 plessi scolastici nei 3 progetti: “scuolenuove”, “scuolesicure”, “scuolebelle”.
“Auspichiamo – conclude il presidente - che i tre progetti sull'edilizia scolastica possano essere allargati anche alla nostra regione”.
Fonte: Confartigianato - ufficio stampa
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