Montelupo nel cuore: "A oltre tre mesi dagli allagamenti ancora nessun intervento per migliorare il sistema fognario"

Montelupo nel cuore ha inviato questa foto insieme al comunicato stampa per testimoniare la mancata manutenzione delle fogne

Montelupo nel cuore ha inviato questa foto insieme al comunicato stampa per testimoniare la mancata manutenzione delle fogne

Montelupo nel cuore ha inviato questo comunicato per denunciare la mancata manutenzione di fogne e argini dopo gli allagamento dello scorso 30 maggio.

Sono passati ormai oltre 3 mesi e più  (30 Maggio 2014) dal famoso evento di pioggia che ha provocato l’allagamento di 2-3 cantine nei pressi del sottopasso ferroviario di fronte a Via S.vito e alcune abitazioni e garage lungo la statale 67 a Camaioni, ma ancora di interventi concreti per migliorare il sistema fognario e di drenaggio delle acque nella suddetta località, non se ne parla. Infatti, poco è mancato che si ripresentassero gli stessi problemi, alla distanza di un mese circa. Questa volta, l’episodio non si è ripetuto, fortunatamente, solo perché è bastato l’intervento di tre o quattro abitanti del posto che hanno provveduto a liberare le griglie del sottopasso e della statale dallo sporco che continuamente le ostruiva. Allora, la domanda che ci viene spontanea è: qual’è stata la differenza? Perché, una volta, tale intervento non è bastato e l’altra si? La risposta, sta semplicemente nel fatto che nell’episodio del 30 di Maggio una delle cateratte, quella situata nel piazzale dell’ex ristorante Tonio non ha funzionato, anzi, per dirla tutta era proprio chiusa e quindi l’acqua non poteva fluire regolarmente; addirittura si parla di rottura.

Premettiamo che, Monteluponelcuore, nella persona di Federico Pavese, consigliere comunale, ha posto un’interrogazione nell’ultimo consiglio svoltosi in data 31.07.2014, proprio sulla questione del sistema fognario di Camaioni, a cui è stata data risposta scritta da parte degli addetti; risposta poco esauriente sia per la parte che riguarda le “competenze” dirette del Comune, sia per le risposte date dai vari enti di competenza, quali RFI, Anas e Consorzio di bonifica.

Anas infatti, ritiene che in tale occasione, il sistema fognario abbia funzionato nella maniera adeguata poiché dopo pochi minuti la statale risultava completamente libera dall’acqua. Questo, è in parte vero perché effettivamente ad un certo punto la strada si è liberata , cioè quando invece di tornare indietro dalle fogne stesse, l’acqua ha ricominciato a fluire, ma ciò solo nel momento in cui la cateratta è stata aperta da alcuni residenti che si sono accorti della sua chiusura. Vogliamo puntualizzare anche il fatto che, nonostante le ripetute chiamate da parte del Sindaco stesso, Anas si è presentata in luogo solo con una persona, tra l’altro priva di qualsiasi strumento adeguato ad un tempestivo intervento.

Sempre gli stessi, invece, i motivi causa dei disagi ogni qualvolta piova un po’ di più del solito.

Sicuramente la poca, per non dire assente, manutenzione di tutta la linea fognaria e delle grate lungo la statale 67 che, come si vede anche dalle foto, sono in qualche punto, addirittura coperte da centimetri di detriti, foglie e fango. A nostro avviso, non si può passare a tagliare l’erba sui ciglioni e poi lasciarla lì. Soprattutto, dalla parte lungo la ferrovia , subito prima della salita verso Lastra a Signa, c’è un tratto di una 50 di metri senza né una grata, né tanto meno un fosso di scolo e puntualmente, l’acqua scorre lungo la strada andando a convogliarsi nel sottopasso della ferrovia posto più in basso.

Il fosso lungo la ferrovia, che convoglia le acque nella cateratta in questione, in condizioni a dir poco pietose: pieno di sterpaglie, di erba, canneti e non si sa quanto meno profondo di quello che dovrebbe essere a causa dell’accumularsi di detriti.

Per questa questione, abbiamo solo la “promessa” che RFI  programmerà interventi di manutenzione: Fra quanto tempo?

Altro problema, la ormai nota Via San Vito che tutte le volte si trasforma in un vero e proprio torrente di acqua e fango.

Le cause, potrebbero essere molteplici, come viene evidenziato prontamente anche nella risposta all’interrogazione, ma, certamente, le solite erbacce e i soliti detriti presenti lungo il fossetto che la percorre, non aiutano. E cosa dire del tombino che invece di essere al suo posto, ostruisce completamente l’accesso nella fogna all’altezza del condominio di fronte alla struttura “Arco in cielo”? ( vedi foto )

La cosa che più colpisce, sono i “rimpalli” delle responsabilità: Il Comune che dice Anas, Anas che risponde  che va tutto bene lavandosene le mani; RFI che promette e basta (per ora) ma che è stata interpellata, quindi siamo a posto con la coscienza… le cose, rimangono da fare.

 Cosa di enorme importanza, ma mai presa in seria considerazione, è lo stato in cui si trova il fosso che convoglia le acque delle zone boschive e dei campi e attraversando la SS67 e la ferrovia, scarica in Arno all’altezza della salita del ponte in direzione Lastra a Signa.

Come evidenziato abbondantemente dalle foto, si può tranquillamente non chiamare fosso, visto che prima degli attraversamenti è quasi al pari dei campi circostanti, con un bel canneto rigoglioso al suo interno e sterpaglie di ogni tipo, dimostrazione di quanto venga “mantenuto” bene dal Consorzio di bonifica. L’attraversamento della statale è quasi completamente ostruito: pensare che un tempo,  questo passaggio veniva usato dagli abitanti per “attraversare” ferrovia e strada; ci si passava ritti.

Certo è che, se le poche volte che vengono tagliate l’erba e le canne, viene lasciato tutto dentro…Sommando i detriti che naturalmente si formano col passaggio dell’acqua e che si accumulano se mai vengono rimossi, il risultato che si ottiene è quello visibile.

Nessuno, ad oggi, ha capito quale sia l’entità dell’acqua che passa di lì e che, se non “funziona”, quest’acqua sarà sufficiente ad allagare una buona parte di Camaioni.

Nessuno, neanche il Consorzio che, invece di occuparsi di questa situazione che ormai si protrae da anni, si preoccupa di mandare un operatore col trattore a tagliare l’erba sull’argine dell’Arno, (zona Fornaci), tanto per dire che qualcosa sta facendo; si, l’ultima volta, ad inizio agosto, qualcosa ha fatto: ha praticamente distrutto la parte sinistra dell’argine che si è “avvallato” al passaggio di questo mezzo pesante, compromettendo notevolmente la sua stabilità e tenuta. ( vedi foto).

 

E’ ovvio che, pur apprezzando l’impegno da parte dell’ente comunale di porre quesiti e richieste a chi di dovere, la risposta non possa soddisfarci, prima di tutto perché non si capisce bene se ci sia e eventualmente quale dovrebbe essere la competenza del Comune stesso e dove dovrebbe intervenire; in secondo luogo perché si nota chiaramente la mancanza di volontà di risolvere tali problemi da parte di tutti, in primis Anas e Consorzio di bonifica.

Cosa certa è che gli abitanti di questa frazione, come sempre, sono ancora ( e si può dire tranquillamente ) in balia delle onde, ma non hanno nessuna intenzione di rimanerci ancora.

Monteluponelcuore si impegnerà a seguire l’evolversi della questione e invita il Comune di Montelupo Fiorentino, nella persona del Sindaco e del responsabile del Servizio Lavori Pubblici, ad essere, com’è loro dovere, dalla parte dei Camaionesi, sollecitando gli interventi di manutenzione necessari da parte degli organi competenti, senza indossare, come negli anni passati, la veste di Ponzio Pilato.

Gli abitanti di questa frazione, non possono rivolgersi, da soli, direttamente ad Anas, RFI e Consorzio di bonifica. E’ compito del Comune di Montelupo di fare loro da tramite e assicurare l’esecuzione dei lavori di manutenzione a regola d’arte.

Per quanto riguarda la questione “Consorzio di bonifica” , gli abitanti si aspettano, non solo la pulitura e “svuotatura”del fosso citato prima, ma anche il ripristino delle condizioni ottimali dell’argine da loro danneggiato.

Monteluponelcuore è dalla loro parte, pronto a provare ogni strada per risolvere questi problemi: da quale parte sta il Comune di Montelupo Fiorentino?

Un'altra foto inviata da Montelupo nel cuore per tetsimoniare la mancata pulizia degli argini

Un'altra foto inviata da Montelupo nel cuore per tetsimoniare la mancata pulizia degli argini

Fonte: Montelupo nel cuore

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